E’ la settimana di Natale.
Gesù non si stanca di veder ogni anno commemorata la sua nascita con tanti bei proponimenti di cambiare la nostra vita e di promuovere il bene con tutte le nostre forze. E ogni anno falliamo...
Però Gesù, se così si può dire, ricomincia ogni Natale (e ogni giorno!) a rinascere in noi.
Facciamoci reciprocamente l’augurio di ricominciare anche noi a rinascere con un cuore non spinto da uno sterile individualismo ma aperto all’amor proprio e degli altri.
E’ sempre attuale il monito di Hemingway: “Non domandarti per chi suona la campana suona per te”.
Ricominciamo e..... tanti auguri!!
5 commenti:
Da "La penna nera"
Auguri scomodi
Anche quest’anno migliaia di biglietti di auguri “copia e incolla”. Politici che fanno cenoni, brindisi pagati dal consigliere di turno, a Natale sembra di essere nelle campagne elettorali (quelle brutte…).
Dal mio ufficio però non partiranno auguri “copia e incolla”, non partiranno cartoncini natalizi, tantomeno destinati ai poteri "forti", perché trovo che sia uno spreco di soldi oltre che un danno per l’ambiente. Niente cene di Natale per gli elettori dunque. Tanto ormai ci siete abituati.
I soldi previsti dalla “tradizione consiliare”, infatti, andranno anche quest’anno per progetti di solidarietà.
Userò la cara e vecchia mail per parlare del Natale. Lo voglio fare annunciandoti un’iniziativa che sto realizzando per gennaio e alla quale tengo molto per farti degli auguri "particolari". L’iniziativa è per il 23 gennaio prossimo, in Campidoglio nel pomeriggio – sala della Protomoteca, ed è un incontro che vuole ricordare, a 50 anni di distanza, uno dei momenti più prolifici del nostro Paese.
Nel gennaio 1959 Papa Giovanni XXIII infatti, annunciava l’intenzione di avviare, dopo centinaia di anni, un nuovo Concilio: il Concilio Vaticano II.
Da quel giorno, incontri, discussioni sul ruolo della Chiesa e dei laici nella società, di dialogo tra le religioni, di pace tra i popoli, del rapporto tra Stato e Chiesa, in poche parole, come attuare gli insegnamenti del Vangelo senza ipocrisie.
Un humus, quello postconciliare, nel quale sono cresciuto e dal quale ho imparato gran parte delle cose che conosco della politica intesa come servizio.
Credo, mai come ora, che la nostra società abbia bisogno di ricordare e tradurre ai nostri giorni quella fantastica lezione. Ogni volta che in questo Paese si sono incontrati laici e cattolici illuminati è sempre successo qualcosa di importante.
Una Chiesa che condivide anziché dividere, che si apre anziché arroccarsi, che sa stare al passo con i tempi senza perdere di vista i valori presenti nel Vangelo. Di questa Chiesa abbiamo bisogno come uomini e donne e, come nel mio caso, come amministratori.
Gli auguri oltre che non cartacei, non “copia e incolla”, sono anche un po’ particolari … sono gli “auguri scomodi” di Don Tonino Bello. Li trovi in allegato insieme alle news.
Un abbraccio
Auguri davvero
Paolo M.
Carissimo Giuseppe,
grazie per gli auguri. Anche a te e a Patrizia gli auguri per un S.Natale.
...nel ricominciare...
Marisa
Si Giuseppe ricominciamo... consapevoli che siamo una minoranza, ma anche una minoranza contemporaneamente aperta al nuovo e ferma sui valori non transeunti. Minoranza creativa in quanto capace di sviluppare progetti rivolti ad alimentare e concretizzare la speranza in un mondo migliore. Auguri
per leggere i miei auguri devo "prosaicamente" invitarvi a cliccare sul mio nickname e visitare il mio blog.
Intanto, buon Natale!
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