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domenica 28 giugno 2009

Nulla di contrario all'amare...

Carissimi,

vi auguro buona settimana con una bellissima frase di Leon Tolstoj: “Non fate nulla che sia contrario all’amare”.

Un abbraccio

martedì 23 giugno 2009

Costruire una rete

Chi si aspetta da questo commento una analisi del voto o del fallimento del referendum sul sistema elettorale resterà deluso.

La crisi etica ed economica che sta attanagliando il nostro Paese esige scelte molto coraggiose che vanno ben al di là del piccolo cabotaggio dell’1, 2% in più o in meno o di prospettive di ben breve termine ma che non risolvono i problemi.

Dobbiamo avere il coraggio di spiegare alla gente come stanno le cose, che siamo cioè come una famiglia piena di debiti che vuol continuare a vivere sopra le proprie possibilità, anzi una famiglia dove una minoranza di componenti si impegna, lavorando di più, innovando il proprio modo di lavorare, imparando dalle altre famiglie (Nazioni) che stanno meglio, insegnando il proprio lavoro agli altri, facendosi guidare dal senso del bene comune, e dove una maggioranza continua a coltivare la furbizia, a spendere… tanto ci penserà qualcun altro a guadagnare, a lavorare e a pagare le tasse il meno possibile, a farsi guidare da un bieco individualismo.
Ma questa maggioranza è fatta per fortuna anche di persone che sono “trascinate” in questo gioco perverso ma che sono ancora capaci di ragionare e di tornare ad una lucidità civica.
A queste persone occorre dire che, se vogliamo uscir fuori da un circolo vizioso di degrado, occorre guardare avanti, darsi un’ottica europea, ragionare in termini di un patto intergenerazionali che punti a:
1) accrescere la produttività generale;
2) promuovere uno sviluppo sostenibile in termini umani e ecologici;
3) procedere a riforme strutturali non più rinviabili (ristrutturazione del sistema pensionistico e del welfare, lotta ad ogni forma di rendita monopolistica o meno, focus sulle meritocrazia, liberalizzazioni dell’accesso al lavoro e alle professioni….)
Il tutto facendo perno sulla solidarietà nella sua duplice accezione di virtù morale personale e di principio ordinatore sociale, e sulla sobrietà come comportamento diffuso orientato a decidere i consumi sulla base di priorità eticamente indirizzate.
Alle persone si possono chiedere sacrifici solo se chi glieli chiede ha dimostrato coerenza morale e piena affidabilità, e se insieme ai sacrifici si mostra loro anche i benefici che potranno trarne.
In questo senso il patto intergenerazionale si trasforma anche in un patto tra società civile e rappresentanza politica ed economica.
Un soggetto politico di Centro che non si appiattisca sull’UDC ma che venga percepito veramente come nuovo, serio, affidabile e rinnovato negli uomini può portare avanti questo compito.
Sarebbe bello creare in tutta Italia una rete multipolare di gruppi e di associazioni sostegno di questo progetto. Il Laboratorio “Persona è futuro” (http://www.personaefuturo.it) non rivendica primati o primogeniture, ma pone la sua esperienza al servizio di chi, in luoghi diversi da Roma, vuole aprire un percorso analogo.
Cari saluti

domenica 21 giugno 2009

Buona settimana (la più grande politica....

Carissimi,

in questo momento di tempeste e di difficili decisioni politiche, mi conforta una frase che lessi anni fa in un libro di Sergio Zavoli: “La più gran politica, nell’ambito della cosa pubblica come dell’impresa personale, è alla fine quella che non ci separa dai principi etici”.

Buona settimana

domenica 14 giugno 2009

Buona settimana (famiglia di amici...e carrozzine!!)

Fino a qualche tempo fa gli spots pubblicitari della Barilla terminavano con un bel pranzo in famiglia.

Se non erro, gli ultimi spots terminano con una bella spaghettata fra gli amici.

Un altro indizio di come il concetto di famiglia come prima cellula sociale stia perdendo sempre più terreno.

Anche il pranzo in famiglia non è più il momento privilegiato per i rapporti personali ai quali teniamo maggiormente. Gli amici contano forse più di genitori e fratelli?

Chiudo con una nota positiva, girando per la città vedo sempre più donne incinte e carrozzelle di neonati. Che al di la delle statistiche (che fotografano il passato ma non possono prevedere il futuro) qualcosa stia cambiando nel tasso di natalità?.

Ne discutiamo sul blog ?

Buona settimana

giovedì 11 giugno 2009

Non andrò a votare al referendum

Non andrò a votare il 21 giugno al referendum.

Non perché abbia paura che un eventuale successo dei referendari possa arrecare grandi vantaggi a Berlusconi. Penso che non dobbiamo (come spesso abbiamo purtroppo fatto) farci dettare l’agenda politica da un personaggio ultrasettantenne fra l’altro, a mio parere (fallibile ma comprovato da indizi precisi) entrato in una fase di “prepensionamento”.

Non perché non concordi sulla iniziativa dei referendari. Sempre a mio modesto parere, ben venga ogni strumento orientato a semplificare il quadro politico (ma non il pluralismo culturale e sociale) e porre un freno ai partiti populisti locali (la Lega e la prossima Lega del sud) o estremisti.

Non andrò a votare perché non voglio che, dopo il voto, peggio se favorevole al quesito, si scateni una fuorviante polemica sui meccanismi istituzionali, su presunti regimi, su possibili soluzioni alternative, perdendo di vista i reali problemi concreti del Paese.

L’agenda politica della persone che hanno a cura il bene comune e l’interesse di una Italia e di una Europa ancora capaci di fornire il loro contributo, culturale prima che economico, ad un mondo migliore, deve essere incentrata sulla ricerca e l’implementazione di un modello di sviluppo socio-economico diverso da quello all’origine della crisi.

La maggioranza dei “poteri forti” internazionali punta su una ripresa che faccia pagare il costo della crisi a chi non l’ha provocata, lasciando intatti i meccanismi e le strutture che hanno protetto gli speculatori, i grandi(!!) managers e i potenti banchieri (sic!).

Avete mai pensato che le Borse hanno ripreso a correre solo quando Obama (cedendo ai poteri forti bancari e industriali) ha deciso di far acquistare dagli Stati Uniti (e non solo) i titoli tossici togliendoli dal patrimonio delle banche?

Dobbiamo cercare di fondare un’allenza fra moderati e riformisti (che si potrà chiamare anche area white, come piace all’on. Tabacci) che giochi la partita politica nel medio periodo concentrandosi su una idea di sviluppo focalizzata su:

1. un patto intergenerazionale che non si limiti alla riforma della pensione, ma si estenda al lavoro, all’ambiente, alla scuola;

2. una politica equilibrata di gestione (non respingimenti ma neppure apertura indiscriminata) dei flussi migratori, in un contesto di cooperazione con gli altri Paesi europei;

3. forte spinta ad un rilancio delle Istituzioni europee premendo per un trasferimento di poteri sempre più marcato a livello federale, ben consapevoli che solo una Europa unita politicamente può avere voce in capitolo in un mondo globale dove si preannuncia un duopolio asio-americano;

4. una revisione del sistema politico che semplifichi ed acceleri le procedure decisionali, senza penalizzare, anzi favorendo, il pluralismo locale, culturale e sociale con l’attuazione di un vero ed efficace federalismo;

5. una redistribuzione del reddito che penalizzi chi ha speculato prima e durante la crisi, e premi le famiglie, le imprese sane e serie, i lavoratori professionali;

6. una riforma della P.A. , il più possibile condivisa con gli operatori del settore, che punti ad accrescerne la produttività, a parità di risorse impiegate.

Non vado oltre, ma penso che tutti noi che crediamo in una possibile ripresa culturale, sociale ed economica della nostra Italia, dobbiamo lottare per riprendere in mano l’agenda politica e toglierla in mano agli apprendisti stregoni.

Cari saluti

domenica 7 giugno 2009

Buona settimana (c'è un futuro senza solidarietà?)

Carissimi, in questo periodo alcune buone letture infondono fiducia e speranza.

L’ultima che vi raccomando è quella del Card. Dionigi Tettamanzi e del suo libro “Non c’è futuro senza solidarietà” (ed. San Paolo) pieno di spunti di riflessione e di inviti a concrete revisioni di vita.

Il titolo vi suggerisce già qualcosa? Condividiamolo sul blog

Cari saluti e ... buona settimana