Pagine

sabato 30 maggio 2015

Amare la croce? amare il dolore?

Amare la croce? ma come si fa ad amare il dolore, la sofferenza, come si fa ad amare il male, il negativo? No, è sbagliato amare la croce.
Neppure Gesù ha amato la croce ("Padre fa che passi da me questo calice"), ma l'ha accettata e ha vinto il male con la sua Resurrezione.
Allora amare la croce no, bensì amare Gesù sulla croce, amare il positivo che Lui, nell'imminenza della vittoria sulla morte e sul male con la Risurrezione, rappresenta.
Accettare i momenti di dolore amando il "positivo" per eccellenza, Gesù sulla strada della Risurrezione.
Lui non sapeva che sarebbe risorto (altrimenti non avrebbe gridato "Dio mio perché mi hai abbandonato?"), noi lo sappiamo e possiamo amare Lui sulla croce in quanto massimo emblema di positività.
Sto dicendo, per qualcuno, delle eresie? non mi importa, se una eresia mi aiuta a vivere meglio un momento difficile.... forse non è una eresia.

venerdì 29 maggio 2015

Un Paese è come una famiglia

Un Paese è come una famiglia; non può, per un periodo non breve, produrre e guadagnare 90 e consumare 100.
Il 10 di differenza va saldato o chiedendo un prestito (che poi va però restituito) o, se il Paese ha una valuta autonoma, svalutandola in maniera da incrementare le esportazioni.
Ma attenzione, ogni SVALUTAZIONE comporta un impoverimento reale della popolazione (con gli stessi soldi si acquistano minori beni) e con un incremento dell'ingiustizia sociale (le persone a reddito fisso ci rimettono con la svalutazione).
L'USCITA DALL' EURO non è una soluzione, sarebbe solo un ulteriore problema.
L'unica vera soluzione consiste nel produrre e guadagnare stabilmente 100 e consumare non più di 100.
Così torno a quello che dico da anni: produrre di più, consumare meglio (liberandosi il più possibile dai condizionamenti degli status symbols) e, indispensabile, studiare di più (perché, senza un aumento delle conoscenze non si riesce, nell'attuale contesto competitivo, a produrre di più).