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domenica 24 gennaio 2010

La fraternità non è misurata nel PIL

La domanda che mi sono posta la scorsa settimana (cosa è che conta tanto nella vita, ma che non può essere misurato nel PIL?) ha dato, per me, la seguente risposta: la fraternità.

Fraternità vuol dire sentirsi fratelli, essere consapevoli di un legame, dolce ma resistente, che ci avvince ed è risalente all’appartenenza allo stesso genere umano o, per i credenti, ad essere tutti figli dello stesso Dio.

Un legame, ma anche una forza, che ci rende tutti uguali, nel senso che non c’è nessuno inferiore o superiore, ma anche diversi l’uno dell’altro in maniera tale da poterci dare reciprocamente (spinti dalla solidarietà fraterna) i doni personali, caratteristici di ciascuno e frutto della rispettive diversità.

Buona settimana. Chi vuole può fare commenti sul blog http://giuseppesbardella.blogspot.com

8 commenti:

Carla C. ha detto...

Caro Giuseppe
ma al posto della parola "fraternità" non faresti prima a dire "amore" , "volere bene"..
nella sua a accezione piu' ampia?
Chi è che diceva che al sommo della vita c'è l'amore per sè e per gli altri o se preferisci : l'amore per l'Altro e l'amore per se'.
CIAOOOO
Carla C.

Daniela T. ha detto...

Giuseppe,
Sono daccordo e non escluderei che anche questo possa avere un effetto positivio sul PIL. E non è una battuta!
Buona Domenica e buona settimana a te
Daniela

Giuseppe Sbardella ha detto...

Si Daniela,

ci sono molti economisti e sociologi (uno per tutto Fikuyama con il suo libro "Fiducia") che esaltano il valore delle relazioni amicali sul progresso civile e sociale anche in termini economici.

In Italia conosco personalmente uno studioso di questi temi, il Prof. Pelligra.

Ciao, un caro saluto

Giuseppe Sbardella ha detto...

Ciao Carla, la parola "amore" è troppo inflazionata, ho paura e ritrosia ad usarla...
Un bacione

Rosa Maria ha detto...

Caro Giuseppe

La tua definizione di fraternità mi sembra più vicina alla definizione di amore. Non sono d'accordo con te che "fraternità" non sia misurabile nel PIL, quando si lavora per aiutare i fratelli lo si può fare con o senza scopo di lucro, ma si produce e quindi si rientra in un processo economico. Persino la raccolta per la banca alimentare della parrocchia stringi stringi porta i soldi alla Nestlè, e il punto di partenza era rompere l'anima alle uscite dei supermercati per avere qualcosa da distribuire in parrocchia, applicando concetti di solidarietà e fraternità. Nel tuo caso parlarei di "amore", solo quello non rientra nel PIL quando non è mercenario, e anche lì bisognerà stare attenti ai distinguo! (... non fare caso alla mia acidità mattutina, sto cominciando una settimana particolarmente difficile!)

A presto

Giuseppe Sbardella ha detto...

Ciao Rosamaria,

non ho parlato di amore perché è una parola troppo usata a casaccio, ma il significato era lo stesso.
Comunque io sono stato provocatorio, ma anche la fraternità ha un valore economico. Ci sono molti studiosi, sia stranieri che italiani che stanno dimostrando come un clima di fiducia reciproca se non di amicizia e di fraternità, costituisce un valore aggiunto per il progresso civile ed economico.

Buona settimana....o almeno cerca!!

Ciao, un abbraccio

Amelia C. ha detto...

...condivido con te le tue considerazioni sulla fraternità. Sarebbe veramente bello se fosse così. Purtroppo i doni che ciascuno ha ricevuto diventano spesso patrimonio esclusivo di chi li possiede, "distribuibile" agli altri non in maniera gratuita.
Un caro saluto,
Amelia

Pompeo S. ha detto...

l'amore e l'amicizia vanno sempre a braccetto, ma non sono sempre fiori e gioie.

rifletti anche su questo:

UN GIORNO L'AMORE INCONTRO' L'AMICIZIA
E LE CHIESE:
"CHE COSA ESISTI A FARE SE CI SONO GIA' IO, COSI' BELLO E COSI' GRANDE?"
ED ELLA GLI RISPOSE:
"VADO A PORTARE UN SORRISO
DOVE TU LASCI UNA LACRIMA..."

buona settimana
Pompeo