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venerdì 20 marzo 2009

Buona settimana (proprio tutto male dalla crisi economica?)

Da una ricerca sociologica pubblicata sul Corriere della sera in merito allo stile di scrittura sulla posta elettronica (principalmente emails) e sui cellulari (SMS) emerge che si sta lasciando lo spontaneismo e il sincopismo (abbreviazioni, eliminazione di maiuscole e punteggiatura ecc.) per tornare ad uno stile, ugualmente semplice ma più composto e rispettoso delle regole grammaticali e ... logiche!!

Secondo i ricercatori questa variazione di tendenza deriva dalla pressione psicologica della crisi finanziaria ed economica che spinge tutti ad un comportamento più lineare, rispettoso di regole e rivolto ad una comunicazione efficace.

Chissà che non sia un sintomo di un ritorno anche alla capacità di tralasciare ragionamenti a base di slogan pubblicitari e di spot elettorali e re iniziare ad appropriarsi della libertà di usare la propria testa?

Buona settimana a tutti  

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh, sarebbe ora...

Anonimo ha detto...

Bellissimo! Grazie, Giuseppe,
Buona giornata.

Unknown ha detto...

sì, leggo oggi un articolo di Fiorentini, sulla newsletter della Bocconi, in cui tesse le lodi e le potenzialità delle imprese sociali che avrebbero terreno buono in tempo di crisi... tutto ok... ma mi puzza di furbatina... per la serie "ammortizzatori sociali" in tempi di magra... per la serie, "si scusate, siamo stati manager e imprenditori disonesti o almeno poco avveduti, adesso ci buttiamo nel sociale" (che costa meno)... na na

Anonimo ha detto...

Penso che quando si tocca il fondo poi non si può fare altro che risalire! Se partiamo dal principio che tutto ciò che avviene non è poi tutto negativo; se consideriamo che questo pazzo mondo alla fine segue (anche non volendo) un fine alla base quel quale c'è comunque la sopravvienza; se consideriamo che non tutti i mali vengono per nuocere; ecco che da quando si sta parlando ampiamente della crisi avviene anche che quasi parodossalmente si sentono anche notizie positive!
Allora ecco la notizia di cui parli tu (molto positiva) ecco una spinta nuova a ridurre gli sprechi, ecco un leggero calo dei prezzi lievitati in maniera ingiustificata (altrimenti non vendono), ecco una nuova spinta alle fonti alternative ecc.
Il problema è uno solo:quando si incomincia a stare meglio tutto questo buon senso che adesso si avverte, come all'improvviso sembra scomparire! Questo per me resta un vero mistero!
Ciao.

Giuseppe Sbardella ha detto...

Ciao Berardo, chissà che anche le crisi finanziarie facciano parte di un disegno Superiore nell'interesse dell'uomo.

Ciao Moralista, tu hai letto il mio libro "Controcorrente" e sai benissimo cosa penso della Corporate Social Responsibility e dei vari Codici Etici.
Non basta assegnare una parte dell'utile a fini etici per compensare certe vergogne etiche nella gestione delle risorse umane.
Riportiamo la persona umana al centro dell'azienda, procediamo a creare una visione comunitaria (pur ovviamente nel rispetto delle compatibilità finanziarie) e non ci sarà bisogno del "pannolino" (o del "pannolone".. ) della CSR.
Cari saluti