Progetto
“Rifondiamo Castro Pretorio”
Road
map (mappa di orientamento per in nostro impegno)
Occasione: ricorrenza di 2000
anni di fondazione del rione (bimillenario).
Obiettivi:
· ricostruire
il tessuto sociale del rione;
· creare
un modello di coesistenza costruttiva nella coesistenza di etnie e culture
diverse;
· restituire
decoro e sicurezza al territorio;
· attirare
cittadini italiani o comunque europei;
· creare
spazi e luoghi di aggregazione per adulti bambini e anziani;
· valorizzare
i servizi offerti dalle attività imprenditoriali, commerciali e artigianali
presenti nel rione.
Problemi riscontrati nel rione:
· sicurezza
(spaccio di droga, vagabondi psicolabili in libera circolazione…);
· pulizia
e decoro (es: completa assenza di cassonetti in una parte notevole del rione);
· difficoltà
di dialogo fra etnie e culture diverse;
· scarsità
di spazi verdi di aggregazione per bimbi e anziani;
· manutenzione
pressocché assente di strade e marciapiedi;
· insufficienza
di parcheggi (con troppi spazi concessi ad enti pubblici);
· assenza
di eventi di tipo culturale o comunque aggregativo.
(NB: questi problemi sono
elencati in ordine di priorità sulla base di un sondaggio effettuato fra
i cittadini del rione).
Enti (pubblici e privati) presenti
nel rione che possono essere considerati risorse per il nostro Progetto
e con le quali è necessario instaurare una qualche forma di collaborazione:
· Stazione
Termini;
· Facoltà
di Scienze della Formazione di Roma 3;
· Sede
Generalizia mondiale dei Salesiani;
· Banca
d’Italia (Tesoreria centrale);
· Consiglio
Superiore della Magistratura;
· Cassa
Depositi e Prestiti;
· ENIT;
· Licei
N. Machiavelli e Plinio Seniore;
· Museo
Nazionale Romano di Palazzo Massimo;
· Museo
Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano;
· Stazione
dell’Arma dei Carabinieri “Macao”;
· Distretto
della Polizia di Stato;
· Centro
Caritas diocesana;
· Comunità
S. Egidio;
· Teatro
dell’Opera.
Enti locali con i quali
interloquire
· Comune
di Roma;
· Municipio
Roma 1;
· Asl RM
1;
· Regione
Lazio;
Contesto commerciale:
· massiccia
presenza di esercizi collegati alla accoglienza turistica (alberghi,
ristoranti, bar ristoro, pizzerie, servizi internet…) non di rado gestiti da
persone extra-comunitarie;
· residuo
di alcuni esercizi storici di qualità anche eccelsa e di altri piccoli esercizi
commerciali (ferramenta, elettricità, cartolerie, barbieri…) gestiti da persone
italiana, nella maggior parte nate o residenti nel quartiere;
· presenza
invadente del Centro commerciale della Stazione Termini.
Servizi sanitari:
· Policlinico
Umberto I ai confini del Rione;
· centro
sanitario (privato) S. Raffaele alla Stazione Termini;
· nessun
ambulatorio ASL presente sul territorio.
· 4
farmacie (incluse le 2 della Stazione Termini).
Strumenti di azione:
· Libera
associazione di cittadini “Rifondiamo Castro Pretorio” (da costituire
formalmente) che opera:
1 quale
gruppo di pressione e di controllo sulle Autorità Pubbliche;
2 quale
momento di formazione e educazione civica della cittadinanza;
3 quale
momento di dialogo e di integrazione multietnica;
4 in
rappresentanza dei cittadini del rione.
· Gruppo
Facebook privato “Rifondiamo Castro Pretorio” già esistente (con più di 100
membri) quale luogo virtuale di confronto reciproco e di lancio e di attuazione
delle iniziative.
· Gruppo
Facebook “Castro Pretorio a servizio” di presentazione e di promozione
commerciale del rione.
· Blog
(da istituire) che si affiancherebbe al Gruppo e alla Pagina Facebook.
· Comitato
di quartiere (già esistente).
Risorse professionali da
reperire persone (“volontari”) con esperienza:
· legale;
· commercialistica;
· informatica.
Punti problematici
· possibile
sede fisica;
· finanziamento
(spese ridotte al minimo e autofinanziate?).
Iniziative da intraprendere:
· azione
di dialogo e pressione su Forze dell’ ordine (P.S., Carabinieri, Polizia
Municipale) per controllo più assiduo e incisivo sul territorio di persone e
situazioni sospette (spaccio di droga, alcoolizzati pericolosi ecc.);
· richiesta
forte ad AMA di intensificare l’attività di pulizia di strade e marciapiedi sul
territorio e di riposizionare i cassonetti da tempo assenti nel rione;
·
richiesta forte e azione collaborativa con
Comune, Municipio e Regione per servizi sociali tendenti
al recupero delle persone psicolabili o vagabondi che attualmente vagano e
stazionano nelle strade del quartiere;
· richiesta
forte e azione collaborativa con Comune, Municipio e Regione per costituzione
di cooperative di lavoro (pulizia di strade, traslochi ecc.) per persone extracomunitarie
regolari senza lavoro;
· richiesta
forte e azione collaborativa con Comune, Municipio e Regione per reperimento di
1) spazi verdi di aggregazione per bambini e per anziani nonché di 2) una sala
pubblica per riunioni di assemblea di rione;
· richiesta
forte a Municipio per manutenzione di strade e marciapiedi;
· collaborazione
con Università Roma 3 e la Sapienza per l’assegnazione di tesi di laurea sulla
situazione del rione.
· istituzione,
anche a cura dei soli cittadini del rione, di momenti liberi di aggregazione
(festa del quartiere, mostre, iniziative culturali…), adatti anche ad attirare
persone da altri quartieri o ad incuriosire turisti di passaggio;
· organizzazione
di momenti di incontro e di condivisione con persone di altre etnie per una
maggiore conoscenza reciproca;
· enfatizzare
la presenza nel rione dei musei di Palazzo Massimo e Terme di Diocleziano,
cercando di attirare la presenza di turisti;
· enfatizzare
la presenza delle Mure Aureliane, cercando di attirare la presenza di turisti
nel rione.
· Organizzare
un possibile “mercatino” del piccolo artigianato e altro per attirare persone
nel quartiere.
Questa Road map delinea un programma complesso
e difficile da portare avanti anche a causa delle probabili resistenze dei
portatori di interessi opposti.
Sarà necessaria una decisa, massiccia e
incisiva, anche se rispettosa della legge, azione dei cittadini del rione che
si dovranno muovere insieme nel maggior numero e con la maggiore compattezza
possibile.
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