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martedì 1 settembre 2020

Rifondiamo Castro Pretorio, un quartiere nel degrado (leggere testo dopo le foto)

 











Progetto “Rifondiamo Castro Pretorio”

Road map (mappa di orientamento per in nostro impegno)

 

Occasione: ricorrenza di 2000 anni di fondazione del rione (bimillenario).

 

Obiettivi:

·       ricostruire il tessuto sociale del rione;

·       creare un modello di coesistenza costruttiva nella coesistenza di etnie e culture diverse;

·       restituire decoro e sicurezza al territorio;

·       attirare cittadini italiani o comunque europei;

·       creare spazi e luoghi di aggregazione per adulti bambini e anziani;

·       valorizzare i servizi offerti dalle attività imprenditoriali, commerciali e artigianali presenti nel rione.

 

Problemi riscontrati nel rione:

·       sicurezza (spaccio di droga, vagabondi psicolabili in libera circolazione…);

·       pulizia e decoro (es: completa assenza di cassonetti in una parte notevole del rione);

·       difficoltà di dialogo fra etnie e culture diverse;

·       scarsità di spazi verdi di aggregazione per bimbi e anziani;

·       manutenzione pressocché assente di strade e marciapiedi;

·       insufficienza di parcheggi (con troppi spazi concessi ad enti pubblici);

·       assenza di eventi di tipo culturale o comunque aggregativo.

(NB: questi problemi sono elencati in ordine di priorità sulla base di un sondaggio effettuato fra i cittadini del rione).

Enti (pubblici e privati) presenti nel rione che possono essere considerati risorse per il nostro Progetto e con le quali è necessario instaurare una qualche forma di collaborazione:

·       Stazione Termini;

·       Facoltà di Scienze della Formazione di Roma 3;

·       Sede Generalizia mondiale dei Salesiani;

·       Banca d’Italia (Tesoreria centrale);

·       Consiglio Superiore della Magistratura;

·       Cassa Depositi e Prestiti;

·       ENIT;

·       Licei N. Machiavelli e Plinio Seniore;

·       Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo;

·       Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano;

·       Stazione dell’Arma dei Carabinieri “Macao”;

·       Distretto della Polizia di Stato;

·       Centro Caritas diocesana;

·       Comunità S. Egidio;

·       Teatro dell’Opera.

 

Enti locali con i quali interloquire

·       Comune di Roma;

·       Municipio Roma 1;

·       Asl RM 1;

·       Regione Lazio;

 

Contesto commerciale:

·       massiccia presenza di esercizi collegati alla accoglienza turistica (alberghi, ristoranti, bar ristoro, pizzerie, servizi internet…) non di rado gestiti da persone extra-comunitarie;

·       residuo di alcuni esercizi storici di qualità anche eccelsa e di altri piccoli esercizi commerciali (ferramenta, elettricità, cartolerie, barbieri…) gestiti da persone italiana, nella maggior parte nate o residenti nel quartiere;

·       presenza invadente del Centro commerciale della Stazione Termini.

 

Servizi sanitari:

·       Policlinico Umberto I ai confini del Rione;

·       centro sanitario (privato) S. Raffaele alla Stazione Termini;

·       nessun ambulatorio ASL presente sul territorio.

·       4 farmacie (incluse le 2 della Stazione Termini).

 

Strumenti di azione:

·       Libera associazione di cittadini “Rifondiamo Castro Pretorio” (da costituire formalmente) che opera:

1      quale gruppo di pressione e di controllo sulle Autorità Pubbliche;

2      quale momento di formazione e educazione civica della cittadinanza;

3      quale momento di dialogo e di integrazione multietnica;

4      in rappresentanza dei cittadini del rione.

 

·       Gruppo Facebook privato “Rifondiamo Castro Pretorio” già esistente (con più di 100 membri) quale luogo virtuale di confronto reciproco e di lancio e di attuazione delle iniziative.

 

·       Gruppo Facebook “Castro Pretorio a servizio” di presentazione e di promozione commerciale del rione.

 

·       Blog (da istituire) che si affiancherebbe al Gruppo e alla Pagina Facebook.

 

·       Comitato di quartiere (già esistente).

 

Risorse professionali da reperire persone (“volontari”) con esperienza:

·       legale;

·       commercialistica;

·       informatica.

 

Punti problematici

·       possibile sede fisica;

·       finanziamento (spese ridotte al minimo e autofinanziate?).

 

Iniziative da intraprendere:

·       azione di dialogo e pressione su Forze dell’ ordine (P.S., Carabinieri, Polizia Municipale) per controllo più assiduo e incisivo sul territorio di persone e situazioni sospette (spaccio di droga, alcoolizzati pericolosi ecc.);

·       richiesta forte ad AMA di intensificare l’attività di pulizia di strade e marciapiedi sul territorio e di riposizionare i cassonetti da tempo assenti nel rione;

·       richiesta forte e azione collaborativa con Comune, Municipio e Regione per servizi sociali tendenti al recupero delle persone psicolabili o vagabondi che attualmente vagano e stazionano nelle strade del quartiere;

·       richiesta forte e azione collaborativa con Comune, Municipio e Regione per costituzione di cooperative di lavoro (pulizia di strade, traslochi ecc.) per persone extracomunitarie regolari senza lavoro;

·       richiesta forte e azione collaborativa con Comune, Municipio e Regione per reperimento di 1) spazi verdi di aggregazione per bambini e per anziani nonché di 2) una sala pubblica per riunioni di assemblea di rione;

·       richiesta forte a Municipio per manutenzione di strade e marciapiedi;

·       collaborazione con Università Roma 3 e la Sapienza per l’assegnazione di tesi di laurea sulla situazione del rione.

·       istituzione, anche a cura dei soli cittadini del rione, di momenti liberi di aggregazione (festa del quartiere, mostre, iniziative culturali…), adatti anche ad attirare persone da altri quartieri o ad incuriosire turisti di passaggio;

·       organizzazione di momenti di incontro e di condivisione con persone di altre etnie per una maggiore conoscenza reciproca;

·       enfatizzare la presenza nel rione dei musei di Palazzo Massimo e Terme di Diocleziano, cercando di attirare la presenza di turisti;

·       enfatizzare la presenza delle Mure Aureliane, cercando di attirare la presenza di turisti nel rione.

·       Organizzare un possibile “mercatino” del piccolo artigianato e altro per attirare persone nel quartiere.

 

Questa Road map delinea un programma complesso e difficile da portare avanti anche a causa delle probabili resistenze dei portatori di interessi opposti.

Sarà necessaria una decisa, massiccia e incisiva, anche se rispettosa della legge, azione dei cittadini del rione che si dovranno muovere insieme nel maggior numero e con la maggiore compattezza possibile.



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