Perché non vogliamo dire la VERITA'?
Questo vuol dire che, nel breve periodo, una accoglienza troppo vasta porta ad un impoverimento dei cittadini europei, impoverimento che cesserebbe solo nel lungo periodo allorché i migranti cominciassero a lavorare e produrre reddito, in modo da essere autonomi.
E' inutile e controproducente parlare di RAZZISMO.
Occorre invece parlare il linguaggio della verità, comprendere le paure degli europei, dire con chiarezza che le migrazioni sono un evento epocale che riguarda tutte le parti del mondo e non solo l'Europa, un evento che non è possibile bloccare se non a prezzo di esecrabili violenze.
Se in Europa la popolazione indigena diminuisce forse, insieme con politiche che agevolino la natalità, occorrerà accettare e accogliere le forze nuove dei migranti.
Occorre però essere chiari, come non si può RESPINGERLI tutti, non sarà neppure possibile ACCETTARLI tutti.
La soluzione potrebbe essere, una volta fissati criteri di accettabilità (esempio età, professionalità, zona di provenienza...) fissare delle quote a livello europeo divise per Paese ed a quelle attenersi con rigidità.
Il verbo chiave è GESTIRE il problema con realismo e concretezza.
Ed è conseguenziale che gli eccessi rispetto alle quote non dovrebbero essere accettati e quindi respinti.
Immagino che adesso qualcuno idealista con la testa per aria possa accusarmi di NAZISMO perché si discriminerebbe fra migranti da accettare o meno. Replico che chi spinge verso l' accogliamo tutti spinge in effetti verso una reazione popolare che potrebbe quella sì portare al FASCISMO.
3 commenti:
Concordo pienamente.
Però non credo che propugnare che l'unico modo di affrontare il tema delle migrazioni sia accogliere tutti sempre e comunque rappresenti una forma di "idealismo".
Non a caso sono vere e proprie organizzazioni cirminali a gestire lo sradicamento dalle loro terre di giovani uomini (questo sono in massima parte i "migranti" (clandestini) del mediterraneo), mettendoli a grave rischio in mare.
Il perseguimento dell'obiettivo estremistico di imporre la società multiraziale mediante una immigrazione senza regole e senza limiti, ha poco a che vedere con gli ideali umanitari e molto a che spartire con poco altruistici interessi politico-economici.
Concordo pienamente.
Però non credo che propugnare che l'unico modo di affrontare il tema delle migrazioni sia accogliere tutti sempre e comunque rappresenti una forma di "idealismo".
Non a caso sono vere e proprie organizzazioni cirminali a gestire lo sradicamento dalle loro terre di giovani uomini (questo sono in massima parte i "migranti" (clandestini) del mediterraneo), mettendoli a grave rischio in mare.
Il perseguimento dell'obiettivo estremistico di imporre la società multiraziale mediante una immigrazione senza regole e senza limiti, ha poco a che vedere con gli ideali umanitari e molto a che spartire con poco altruistici interessi politico-economici.
Posta un commento