Carissimi
Un caro amico mi ha chiesto di scrivere, sinteticamente, quali fattori rappresentino, nella mia attuale fase di vita, la maggiore preoccupazione e la più grande speranza.
Posso rispondere che certamente suscita in me un forte timore il graduale ma costante impoverimento che colgo nel linguaggio comune, impoverimento che sta sempre più impattando anche la capacità di elaborare ragionamenti e di fare scelte personali intrise di consapevolezza.
La mia più grande speranza è fondata su una immarcescibile fiducia nelle infinite risorse della persona umana.
Per chi crede che l’uomo sia stato creato da un Dio, infinito e onnipotente, che lo ama immensamente e non lo lascerà mai solo (pur nel rispetto della sua libertà), l’uomo è un essere in continua resurrezione.
Per i non credenti che non rinuncino a pensare (mi viene in mente il grande Noberto Bobbio) l’uomo rimane, nella sua essenza profonda, un sommo “mistero”, non riconducibile alla somma (o al prodotto!!) delle singole parti; e come mistero, non misurabile né prevedibile, ma sempre fonte di possibili, anche stupende sorprese. La storia ne è piena.
La maggiore lunghezza del buona settimana è dettata dalla riflessione che, forse a Ferragosto, avrete più tempo per leggere.
Aspetto i vostri commenti.
Buon Ferragosto e.... buona settimana
3 commenti:
Grazie per i tuoi pensieri sempre così "semplicemente" profondi
Buon Ferragosto
Daniela
Caro Giuseppe le tue sono sagge e sante parole e sono condivisibili in particolare quando parli della possibilità dell'uomo nel sorprendere. Quindi in questa luce di visione positiva mi ritrovo anche se ogni giorno sempre di più mi "appesantisce" l'anima il senso della stupidità che tantissimi uomini mettono in campo in tutti i campi (anche il religioso non è esente). Da questa stupidità ne deriva un appesantimento del clima che si respira, della qualità della vita e così ecco che la fatica per essere nella linea dell'ottimismo da te ben espressa raddoppia.
Sento d'altra parte che tante alte vie non ce ne sono ed allora vale la pena impegnarsi in quella che alla lunga porterà sicuramente frutti, anche perché come ben sappiamo per averlo sperimentato non è l'uomo da solo, ma ben assistito da chi tutto può!
Ciao.
berardo
Ricambio con ritardo gli auguri, siamo tornati a Roma ieri sera dopo aver fatto il giro del mondo (veramente non per modo di dire) e leggere le tue considerazioni avendo nella mente gli abitanti di Pechino e quelli di Papete mi hanno fatto pensare più a un meccanismo di autodistruzione che l'uomo ha innescato inesorabilmente contro se stesso ... Buona settimana a te e ai tuoi
Rosa Maria
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