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sabato 15 maggio 2010

Comunicato Comitato Nazionale Rosa per l'Italia

Il Comitato nazionale de “La Rosa per l’Italia” riunito oggi a Roma ha diffuso il seguente comunicato.

Fin dalle ultime elezioni politiche, “La Rosa per l’Italia” ha indicato nella creazione di un nuovo soggetto politico laico e solidarista, a matrice sturziana e aperto a componenti liberali e riformiste la strada maestra per andare oltre il fallimento del tentato bipartitismo italiano.

In questi anni ha incoraggiato l’on Savino Pezzotta a perseguire questo obiettivo ed a condividerlo con l’UDC guidata da Pier Ferdinando Casini, i Circoli Liberal di Francesco Adornato, i Popolari di De Mita, l’Unione Popolare Cristiana dell’on. Antonio Satta attraverso la Costituente di Centro.

Oggi, il Comitato nazionale de “La Rosa per l’Italia” guarda con attenzione alla proposta, germinata nel comitato di coordinamento della Costituente di Centro a seguito di una riflessione e valutazione sui risultati delle ultime elezioni regionali alle quali “La Rosa per l’Italia” ha dato un significativo apporto, di aprire una nuova fase e che possa portare entro l’anno alla costruzione di un nuovo partito che segni un oltre la destra e la sinistra. Si tratta anche di superare con chiarezza le contraddizioni che si sono manifestate nella fase stessa della Costituente, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei processi e delle relazioni a livello territoriale.

Ritiene che tale partito dovrà avere come fondamenti la difesa dell’unità e della coesione nazionale, la valorizzazione delle autonomie locali, dei corpi intermedi , la promozione del lavoro e dell’intraprendere per garantire sviluppo e stabilità, della famiglia come istituzione centrale per una società ben ordinata, dell’istruzione e formazione per garantire un futuro alle nuove generazioni, l’attivazione delle persone anziane, la parità dei diritti e dei doveri tra uomini e donne, la tutela dei beni comuni sia materiali che immateriali e culturali, teso al contrasto della povertà e alla valorizzazione di tutte le persone e delle loro diverse abilità.

“La Rosa per l’Italia” punta a un nuovo partito basato sui principi di libertà, moralità, responsabilità, solidarietà e sussidiarietà propri della carta Costituzionale a base personalista e a forte vocazione europea, attento ai processi in atto a livello internazionale e della pace e dello sviluppo umano di tutti i popoli.

Dovrà essere un soggetto politico :

Ø aperto, democratico e popolare; con un ampia e profonda gestione collegiale a tutti i livelli, condizione anche per dare il segno della novità del progetto;

Ø lontano dalle involuzioni populiste ed oligarchiche che negli ultimi lustri hanno sempre più privato gli elettori della possibilità di partecipare direttamente a scegliere i propri rappresentati al Parlamento;

Ø aperto a tutti coloro che hanno passione civile, tensione sociale, spirito di servizio e della legalità;

Ø capace di selezionare una nuova classe dirigente sulla base di valori e di comportamenti;

Ø aperto soprattutto alla realtà giovanile e femminile, creando le condizioni perché possano essere protagonisti del loro futuro;

Ø attento e interprete alla nuova dimensione multiculturale che l’immigrazione ha prodotto nel nostro Paese;

A questo fine seguirà con attenzione i lavori e valuterà con rigore i risultati e le decisioni che scaturiranno dal prossimo seminario promosso da “Liberal”a Todi, dal quale si aspetta la conferma della linea politica di autonomia dai due Poli di destra e sinistra in fase di disarticolazione, e dopo il quale chiede siano definite da parte del Comitato nazionale della Costituente di Centro le regole di adesione e di organizzazione del nuovo partito, da realizzare entro l’anno con nuovi nome e simbolo.

Il Comitato Nazionale de “La Rosa per l’Italia” giudica grave la situazione economica soprattutto sul piano occupazionale, dei redditi famigliari e dei conti pubblici. Auspica pertanto l’avvio di una stagione di riforme e di responsabilità nazionale che coinvolga tutte le forze politiche e sociali, pur nella distinzione delle loro collocazioni e dei loro ruoli.

Ritiene che in questa fase in cui gli italiani sono costretti ai sacrifici, di fronte ad episodi di corruzione o concussione che stanno emergendo sia opportuno che, come ha fatto il nuovo Governo Inglese, si proceda ad una riduzione delle indennità dei componenti del Governo, del Parlamento, delle Giunte Regionali, dei consiglieri regionali, provinciali, comunali e di tutti coloro che sono chiamati a svolgere funzioni dirigenziali in società a prevalenza di capitale pubblico.

Il Comitato nazionale de “La Rosa per l’Italia”

Roma, 14 maggio 2010

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