Siamo in molti, forse la maggioranza, a lamentarci contro il degrado morale, l'assenza di senso civile, la carenza di etica nelle grandi strutture politiche ed economiche, ma sono poi in pochi, veramente in pochi a uscire allo scoperto e a impegnarsi.
Possibile che tanti bravi padri e madri di famiglia, tanti onesti lavoratori, non trovino un'ora a settimana da dedicare ai problemi di tutti (quartiere, città, nazione, mondo?).
Quanti leggono quotidianamente il giornale o, se non si fidano dei media asserviti al potere, leggono blogs o siti liberi, quanti aderiscono ad associazioni culturali o sociali meritevoli, quanti sostengono i (pochissimi, ma ci sono, e in ogni partito) politici onesti?
La risposta non oso formularla.... Per questo occorre da parte di tutti un supplemento di anima.
Ho poche certezze, ma una grande speranza, che l'idea di una maggiore partecipazione collettiva alla vita sociale si stia facendo largo e, lentamente, ma progressivamente emerga.
Servono anche leaders per incanalare e rendere efficace questa partecipazione. Fatevi sotto....!!!
Cari saluti
4 commenti:
ti pongo due temi di discussione:
a) cosa sono e quali sono "i valori"? Per me (anni 36), per te (anni...), per quelli che vivono nel mio quartiere, nel mio ufficio, quello dello sportello dell'Inps, piuttosto che il meccanico sotto casa?
Io sono diventato allergico a questa espressione divenuta retorica, anche se ovviamente immagino a cosa alludi.
I valori comuni (magari sono pochi) vanno ricostruiti e sottoscritti, non solo evocati. Qui li stiamo erodendo e ci lasciamo solo il cartello sopra.
b) il problema non è "l'ora a settimana" (magari ci sono tanti che la trovano e poi il resto della vita scelgono cose che non c'entrano un tubo, senza dare giudizi morali) ma sono tutte le altre. è sentirsi sostenuti, riconosciuti - almeno nel piccolo - nelle scelte difficili, negli impegni che si prendono in tutte le altre... ti faccio una domanda: ieri il vescovo di Ischia è "sceso in campo" in difesa dei proprietari di case abusive, che ne rischiano l'abbattimento... ma, io, credente o no, che in questi anni mi sono fatto il mazzo - e pure con fierezza - per pagare un affitto in regola a Ischia, per non accettare inciuci o mezze zozzerie pur di avere una casa e che magari mi sono pure sentito sbeffeggiare da qualcuno di quei "furbetti" (più o meno inconsapevoli) che ora il vescovo-pastore difende perchè stanno per perdere la casa... come devo valutare la mia "scelta etica"?
Esigere il rispetto delle regole da TUTTI potrebbe essere un valore condiviso? Nel nostro paese ce ne sono forse troppe.. ma dovremmo tutti partire dal rispetto di queste regole e aggiungerei norme di convivenza pacifica.
Poi si può iniziare un lavoro di potatura perchè molte sono "cazzate" che non servono a nulla.. ma se si recupera il rispetto per le regole il gioco è fatto!
Certo che nel mercato dei senza lavoro troveremmo una cifra incalcolabile ora, di avvocati!!
Ciao Moralista, non sono d'accordo. Il problema è proprio quell' "ora a settimana". Se tutti ne dedicassero una al bene comune, sono certo che anche le altre (quelle dedicate al lavoro, agli interessi personali, alla famiglia e all'amicizia) prenderebbero un senso diverso.
Sui Vescovi lasciamo perdere.... ci vuole tanta Fede!!!
Marco, concordo pienamente con te. Per quanto riguarda gli avvocati, io dal 1 gennaio di quest'anno ho cancellato l'iscrizione all'Ordine.
Ciao, buona giornata
Giuseppe, è chiaro che non sono polemico con te... capisco a cosa vuoi alludere... anche io ho cominciato a capire il senso del "donarsi", del "non guardarsi l'ombelico", quando mi è stato chiesto un piccolo servizio in parrocchia...
Ma credo che sia un tempo in cui questo non basti più per dare/ottenere la patente di "bravo cristiano" o "onesto cittadino" (come diceva don Bosco)... e poi, timbrata l'ora, tutti a casa a farci i nostri affarucci. (So che per te non è così, che quell'ora "lievita" nel tuo cuore... ma c'è una vulgata che la intende come dico io)
Ci vorrebbe perciò una voce che benedice e illumina ogni giorno chi fa scelte nel quotidiano belle, "contro corrente" e "di donazione", se non di "spoliazione".
Dobbiamo osare di più e far osare di più. E prospettare (mi riferisco ai nostri pastori) la bellezza e la pienezza di un orizzonte più ampio per la vita di ciascuno, ciascuno secondo i propri mezzi e carismi.
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