Pagine

domenica 5 aprile 2009

Buona settimana (la vera realtà della Croce....)

Penso spesso che occorra sgomberare il campo da un equivoco.

Gesù non ha mai amato il dolore, ha infatti guarito i malati, fatto vedere i ciechi e parlare i muti, ha salvato dal lapidaggio Maria di Magdala, ha liberato tanti dai peccati; possiamo dire che ha combattuto ogni tipo di sofferenza fisica o morale.

Anche nelle ultime ore, non è certo contento di andare a morire crocifisso, suda sangue, esclama “Padre, se è possibile passi da me questo calice....”.

Gesù accetta la crocifissione quando, in questo difficile dialogo con il Padre, vede che questa è la Sua volontà, che la crocifissione è l’ultimo pezzo della sua strada, il compimento della missione di salvezza dell’umanità.

Cercare il dolore inutile, abbracciare la sofferenza evitabile non è da seguaci di Gesù, è da masochisti!!

La Croce è una cosa sacra, non banalizziamola, accettare la Croce è individuare, nel nostro personale dialogo, la strada che il Padre ci chiede per realizzare la nostra unica e particolare (ognuno di noi ne ha una personale) missione.

Le ultime parole di Gesù nel vangelo di S. Giovanni sono “tutto è compiuto” (il mio amico biblista Padre Vanni traduce “tutto è realizzato”). Gesù, questa è la vera realtà della Croce, dà il meglio di se stesso del suo amore, si realizza appieno e si indirizza così verso la Resurrezione.

Anche noi dobbiamo forse interpretare la Croce in questo modo, dare nella vita il meglio del nostro amore, anzi essere quel tipo personale di amore che il Padre vuole da ciascuno di noi.

E risorgeremo.

Buona Pasqua    

1 commento:

Giuseppe Sbardella ha detto...

Questo post non ha ricevuto alcun commento.
Mi viene il dubbio che fra i cristiani sia proibito parlar male del dolore.....
Ma io resto convinto che l'ultima realtà sia la Resurrezione, non la Croce e che questa ha un valore esclusivamente in funzione di quella.
Cari auguri per una serena S. Pasqua