Carissimi, è questo un momento nel quale la mia
lucidità razionale non vede, almeno a breve termine, uno sviluppo positivo per
la nostra Patria (e smettiamola di chiamarla Paese!!!). E neppure mi aiuta,
anche se ci provo, l’ottimismo della volontà.
Solo la Fede mi aiuta, la Fede (o meglio il mio tentativo continuo di Fede) in
un Gesù Cristo, Dio, che è padrone della storia, che guida tutto (anche la
nostra povera Italia) verso il bene,
attraverso vie tortuose che non sono accessibili alla nostra mente umana.
Da questo tentativo di Fede nasce la mia speranza…..
Non me ne vogliano i miei amici professi non credenti, anzi sarei curioso di
sapere come si comportato, cosa pensano, in circostanza come queste.
Ne parliamo insieme?Buona settimana
2 commenti:
Sono con te Giuseppe, anche con più fiducia. La crisi italiana la vedo anche nelle persone, vedo poca volontà al sacrificio e molta ignoranza. La nostra è anche una crisi dell'educazione scolastica, si studia poco e male. I ragazzi sanno tutto della teoria di Darwin ma non conoscono la storia di Italia. Sanno molto di ecologia e rispetto verso gli animali ma non sanno dirti dove si trova una città se al nord o al sud. Parlano di diritti per tutti e non conoscono un passo del Vangelo. Una scuola troppo facile e votata ai diritti con pochi doveri, che trascura, anzi critica, le nostre origini romane cristiane e risorgimentali, produce ragazzi con orizzonti brevi e senza visione. La crisi è un bene perché correggerà a forza lo squilibrio diritti-doveri, la voglia di risultati con poco lavoro che domina la nostra società.
grazie Salvatore, ci sono anche ragazzi in gamba, anche se sono una minoranza.
Sullo squilibrio diritti/doveri e sulla necessità di un ribilanciamento mi trovi pienamente d'accordo.
Un abbraccio
Giuseppe
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