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mercoledì 22 ottobre 2014

Perché ho aderito al Partito Democratico

Ho aderito al PD perché:
  1. sin da 50 anni fa, nel 1972/73, giovane borsista di Diritto parlamentare a Firenze, mi ero convinto che la forma di governo più adeguata a guidare la fin troppo frammentata situazione sociale ed etnica italiana fosse quella semi-presidenziale con un Parlamento a forte tendenza bipolare.
  2. Non ritengo allo stato degli atti (forse posso anche sbagliare, ma la penso così) che sia possibile, sul fronte conservatore, costruire un soggetto che si richiami in maniera omogenea al fronte conservatore europeo. 
  3. Non ritengo neppure che, dopo la disfatta dell'esperienza di Scelta Civica (che ha, purtroppo, mostrato tutti i suoi limiti e l'incapacità di rappresentare una fetta significativa dell società italiana) sia più possibile riimmaginare un polo cattolico-liberale capace di dare un'impronta importante alla politica italiana.
  4. Mi sembra invece che Matteo Renzi stia costruendo, a tappe forzate, un Partito Democratico finalmente del tutto omogeneo con le esperienze democratiche e riformiste sia in Europa sia Oltre Oceano.
  5. Questo PD sta mettendo in atto (nonostante l'opposizione di vecchie caste parlamentari e sociali, poteri forti finanziari ed economici) riforme istituzionali che mi trovano pienamente d'accordo.
  6. Sempre questo PD sta cercando, sul piano socio-economico di conciliare il più possibile, compatibilmente con il contesto globale che ci circonda e che ci limita fortemente nelle scelte, giustizia sociale e sviluppo economico.
  7. Una larga fetta di iscritti al PD proveniente da scelte politiche verso il PCI o verso la DC (gloriosi ma datati partiti del secolo scorso) ha lasciato il PD permettendo la possibilità di un rapido e sicuro mutamento genetico dello stesso per farlo entrare a pieno diritto nel XXI secolo (è ora il momento per iscriversi al PD!!!).
  8. Come cattolico, penso che il partito dei cattolici non sia riproponibile (l'ho spiegato tante volte e non vorrei cadere un'altra volta in questa discussione), che non esista in Italia nessun partito che, per spessore morale dei dirigenti o per programma, possa essere rappresentativo dell'universo cattolico e che nel PD sia possibile, più che in altre aggregazioni politiche signifivative, essere coerenti con il messaggio sociale cristiano.
  9. Reputo di poter coerentemente, e con maggiore efficacia, continuare come iscritto al PD le battaglie già condotte nella Rosa per l'Italia e in Scelta Civica.
  10. Penso che piccoli soggetti politici gravitanti nel campo democratico non abbiamo significatività politica se non per consentire di utilizzare il loro peso marginale elettorale per garantire un posto in Parlamento (o un un altro organismo costituzionale) ai loro leader (e questo vale anche sul fronte conservatore).
  11. Ritengo che il PD di Renzi stia portando avanti una politica veramente interclassista e trasversale che sfugge alle classificazioni storiche di destra e sinistra, proprio perché ormai fanno parte del passato.
Forse sbaglio, ma è meglio provare sbagliando che stare fermi aspettando le mosse (e gli evantuali sbagli....) di amici e/o avversari pensando più al bene personale o del proprio gruppo che al bene comune.E sono certo che, nel breve-medio periodo, altri amici faranno la stessa scelta. 

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