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venerdì 24 ottobre 2014

Buona settimana (Giovanbattista Montini...)

Carissimi,

domenica scorsa è stato beatificato Giovanbattista Montini, Paolo VI.
Con questo "buona settimana" non voglio rendere onore al Beato ma all'uomo.
Giovanbattista Montini, è stato l'uomo del dialogo, che amava confrontarsi con tutti senza pensare di essere nella verità ma nella convinzione che, da un dialogo aperto e sereno, si poteva pervenire ad una verità sempre più piena.
L'uomo del dubbio, ma anche del ragionamento stringente, illuminato dalla fede, che lo portava a sciogliere i dubbi e a decidere, anche in modo impopolare.
Capacità di vero dialogo, di ragionamento sereno e articolato, di decisione schietta, non sono queste le doti più necessarie (e più assenti) nel mondo di oggi?
 
Buona settimana

3 commenti:

scargi ha detto...

Non conosco Montini a fondo, mi fa piacer che tu mi abbia dato modo di approfondirne le qualità, non dico in questo post ma nei tanti che hai messo. Il dubbio, la capacità di ascolto, il ragionamento aperto, la ricerca della migliore scelta... vorrei tanto che la Chiesa come punto di riferimento rimanesse nel dubbio non arrivando mai a conclusioni certe, alla Verità, essendo essa custode della Verità. La Verità non si raggiunge, ci raggiunge.

orazio ha detto...

Ciao Giuseppe, Montini era certamente un uomo schivo che rifuggiva da atteggiamenti che gli avrebbero assicurato simpatia e popolarità. Ero ragazzo a milano quando lui era arcivescovo e lo incontrai in diverse occasioni. In particolare ricordo in Sant'Ambrogio quando diede la cresima a mio fratello ( del quale ero padrino) e rammento la sensazione di intenso affetto e dolcezza trattenuti, come per pudore, che emanava dall'uomo.
Sono lieto che il tempo sia galantuomo nei suoi confronti.
un abbraccio
Orazio

sandro vergari ha detto...

La capacità di Dialogo è davvero una virtù moderna, coinvolge tutta la nostra intelligenza e creatività, presuppone un'identità forte (per chi crede la "Verità" rivelata con il Vangelo da Gesù) ma la capacità di mettersi in gioco accogliendo e ascoltando l'altro, in modo sincero senza riserve mentali, perché chiunque ci può arricchire a migliorare, e infine arrivare a punti di contatto e di sintesi per vivere in fraternità con chiunque. Sandro