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sabato 1 ottobre 2011

Buona settimana (la sobrietà, un virtù moscia?)

Carissimi,

Spesso abbiamo della sobrietà un concetto sgradevole, qualcosa di piatto, moscio, incolore...

Il Cardinal Carlo M. Martini, grande maestro sia per i credenti che per i non credenti la definisce (vado a memoria) come la lucidità nell'individuare e capire i reali beni della vita e nell'ordinarli secondo una corretta scala di priorità.

E allora vivere in modo sobrio diventa intrigante, controcorrente, affascinante, vogliamo provarci?

Voi che ne dite? esprimete il vostro pensiero, se volete, sul mio blog http://giuseppesbardella.blogspot.com

Buona settimana a tutti

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Buona settimana, Giuseppe!
Permettimi di scrivere che la sobrietà(personale e comunitaria)per essere riconosciuta come uno dei valori prioritari e d'importanza collettiva, non ha bisogno di vestirsi con un abbigliamento seducente:"intrigante,controcorrente, affascinante", ricadendo nella trappola del lusso accattivante che si piazza sul mercato come prodotto di largo consumo, ma le deve bastare l'essere riconosciuta come atto di giustizia sociale.
Grazie per avercela posta, la sobrietà, come tema di riflessione.

Con stima

Nando

Anonimo ha detto...

Buona settimana, Giuseppe!
Permettimi di scrivere che la sobrietà(personale e comunitaria)per essere riconosciuta come uno dei valori prioritari e d'importanza collettiva, non ha bisogno di vestirsi con un abbigliamento seducente:"intrigante,controcorrente, affascinante", ricadendo così nella trappola del lusso accattivante, diventando un prodotto di largo consumo da piazzare sul mercato; ma le deve bastare l'essere riconosciuta come un atto di giustizia sociale.
Grazie per avercela posta, la sobrietà, come tema di riflessione.

Con stima

Nando

Annarita M. ha detto...

bellissimo
a

Paolo C. ha detto...

sono d'accordo sulla definizione, ma purtroppo la realizzazione pratica e' dofficoltosa, essendo la filospfia di vita attuale incentrata sui beni e sul denaro.
la sobrieta' era dei nostri genitori e dei nostri nonni, purtroppo.

Marina R. ha detto...

Per Paolo e per tutti quelli che pensano che la sobrietà non sia possibile concretamente in questa nostra epoca, lascio alcuni riferimenti sia pratici che di riflessione.
Il primo riguarda gruppi di famiglie che in tutta Italia da più di 15 anni praticano, promuovono e insegnano come vivere la sobrietà come stile di vita responsabile verso i fratelli e verso il creato. Certo, di loro non parlano i giornali, ma sono stati oggetto di diverse ricerche statistiche ed economiche universitarie, perchè hanno dimostrato di poter vivere (e felicemente) con molte meno risorse economiche della media italiana e dando più spazio ai valori dell'amicizia, solidarietà e reciprocità.
Il secondo è la voce della Wikipedia cattolica, secondo me molto ben fatta.
Il terzo è una recensione di un bel volume sul tema di Francesco Gesualdi, allievo di don Milani.
ciao
Marina

Ecco i link:

http://www.bilancidigiustizia.it/index.php?module=pagesetter&func=viewpub&tid=6&pid=11

http://it.cathopedia.org/wiki/Sobrietà

http://www.peacelink.it/ecologia/a/9507.html