Dopo circa tre anni cambio (senza dimenticarlo) il mio storico motto “costruire positivo” con uno indicante un atteggiamento che ritengo indispensabile: “ricominciamo a pensare!”.
Cosa vuol dire?
Significa assumere un atteggiamento basato sui seguenti comportamenti:
1. riconoscere i propri errori passati, la propria fallibilità e la possibilità di commettere altri errori in futuro;
2. saper ascoltare;
3. leggere o comunque accedere a fonti informative;
4. ampliare il proprio linguaggio;
5. riconoscere il valore delle emozioni, senza farsene sopraffare;
6. farsi guidare dai fatti e dalla loro storia, non dai sentimenti (o risentimenti...) personali;
7. avere una visione non sul breve, ma almeno sul medio periodo;
8. non alzare la voce...
Che ne dite, vogliamo provare?
Buona settimana
10 commenti:
Grazie Giuseppone! coinvolgo anche Ferdi.... per farmi aiutare e al contempo aiutarci insieme a "ricominciare a pensare"!!!
Ciao Giuseppe,
A caldo direi che l'idea del ricominciare a pensare è molto bella però così facendo perdi la potenza dell'azione del costruire positivo.Forse anche nel motto oltre che nella memoria andrebbe mantenuto il riferimento al'azione.
Ho ricevuto le prime copie del mio libro edito da Gangemi Ehi, boy and girls Attualità e futuro tra arte e poesia e presto sarà in libreria! Se sei in centro oggi o domani pomeriggio mi piacerebbe incontrarti per dartene una copia
Buona settimana Daniela
Probabilmente basta un buon esame di coscienza, di un ritiro, e, nei casi più impegnativi di esercizi spirituali.
Riondiamoci comunque che c'è sempre un Viandante accanto a noi lungo la strada.
è lo stesso al quale abbiamo domandato "dove abiti", al quale ci è stato risposto "vieni e vedrai".
La casa è pronta, la cena è servita, l'Amico è unico.
Provare per credere!
Pompeo
Vedo che la saggezza non ti manca e man mano che ti avvicinerai alla mia età, cadranno molte illusioni, troverai la giusta distanza dai fatti quotidiani e finalmente sarai libero di pensare... te lo dico per esperienza...
Elvira
Ciao Daniela,
grazie. Ci ho riflettuto molto. Sono molto legato al mio motto "costruire positivo" che rimane irrinunciabile.
Purtroppo, prima di costruire, occorre saper cosa e come, è necessario riflettere, ponderare, pensare e questa è una attività di cui si sente la mancanza e necessario un rapido ripristino.
Sul mio blog http://giuseppesbardella.blogspot.com continuerò a mantenereil titolo "costruire positivo".
Complimenti per il libro!
Non penso che transiterò per il centro oggi o domani. Ho già altri impegni. Se la situazione cambiasse (e ne sarei lieto) ti farò sapere.
Un caro saluto
E' un programma apparentemente semplice, persino banale, ma per come l'hai declinato (gli 8 punti) e per l'attualità che stiamo vivendo, sembra quasi rivoluzionario! Mi piace particolarmente perchè indica comportamenti pratici quotidiani realizzabili, almeno in parte....il titolo "Ricominciare a pensare" forse però sottintende che fino ad ora non abbiamo pensato...non è troppo negativo?
Ciao Sandro, direi che la nostra società occidentale è da più o meno 15 anni che ha cominciato a seguire prevalentemente le indicazioni (emotive) fornite dai maghi del marketing e della pubblicità nonché a privilegiare l'interesse individuale a breve termine a confronto di quello comune (e pertanto anche individuale) nel medio - lungo termine).
Ora dovremmo cominciare nuovamente a pensare.
Ciao
Ciao Giuseppe,
ricominciamo a pensare...nell'Amore.
Vedi, costruire positivo è un concetto molto valido, poiché già nella denominazione esclude il negativo. Mentre, secondo me. nel "pensare", con i conseguenti otto punti, si costringe in un recinto, per quanto ampio e senz'altro valido, l'intelligenza del cuore; che sa andare oltre il pensare(attività che in fondo produce cultura ma anche spesso schemi rigidi e difficili poi da conciliare con altre visioni culturali), e a volte sa cogliere "visioni profetiche" che successuvamente - chissà - verranno tradotte dentro categrie nuove di pensiero.
Un caro saluto e...garzie!
Nando
p.s. Le mie sono riflessioni a voce alta, offerte a caldo e di un non pensatore.
Ciao Nando, il ricominciamo a pensare parte dalla mia voglia di "costruire positivo" ed e' frutto del mio amore verso le persone.
Sono inorridito dall'inaridimento celebrale dei fratelli irretiti da slogans consumistici, politici e (purtroppo...) talvolta anche religiosi.
Ciao.
1 abbraccio
Ti invito a leggere il mio ultimo post, che lancia "la giornata dell'ingenuità"!
Aspetto tue notizie!
torietoreri
www.torietoreri.splinder.com
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