Sempre più spesso mi trovo ora mi trovo a difendere il personalismo dall'accusa che esso inevitabilmente sfocia nell'individualismo.
Non è questo il luogo più adatto, né io ho le capacità adeguate, per difendere il personalismo comunitario da questa accusa.
Mi permetto solo una considerazione e una proposta.
Innanzitutto non esiste "il personalismo" come filosofia ma esistono "i personalismi", quello comunitario francese della rivista Esprit che ha, come riferimenti principali, appunto Mounier e Maritain, quello liberale che è nato e prospera vigoroso negli Stati Uniti (vedi l'opera di M. Novak) ma che ha epigoni anche in Europa e in Italia, un personalismo cristiano, uno agnostico ecc.
Per chiarezza, quando io parlo di personalismo intendo far riferimento appunto al Personalismo comunitario.
Di qui la proposta.
Invito coloro che lo accusano di essere solo un prodromo dell'individualismo a leggere "Il Personalismo" di E. Mounier (editrice AVE). E' un testo complesso, direi "tosto" per usare un linguaggio giovanile, ma penso che vi si possano trovare tutte le risposte per chi rifiuta sia il collettivismo che l'individualismo come sistemi orientativi di una società civile umana e ricerca di nuove strade per coniugare le esigenze delle singole persone con quelle della comunità.
Buona lettura!!
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