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lunedì 22 settembre 2008

I miei pensieri non sono i vostri pensieri...

Nella I lettura della S. Messa di domenica scorsa si poteva leggere: "Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie".
Riflessioni a ruota libera nella mia testa... Quante volte mi sono irritato perché Dio pareva non appoggiare certe "mie" iniziative seppur portate avanti per il bene degli altri! Quante volte ho visto persone deluse perché Dio pareva non aver ascoltato le loro preghiere! Quante volte mi sono chiesto "ma esisti davvero?" davanti al silenzio di Dio!...
Eppure bastava ricordarsi queste parole "i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie".
Il guaio è che spesso facciamo l'errore di crearci una nostra immagine di Dio e pensiamo che Dio sia quello, un Dio strano però, al livello e alla misura della nostra mente umana e pertanto limitata.
No, Dio è un mistero, è su un altro piano, è un Dio paradosso, Amore che talvolta ci fa soffrire, nascosto eppure talvolta Luce accecante, Dio uno eppure Trinità. Come possiamo pensare di incapsulare Dio nei nostri schemi mentali?
Come mi faceva pena Gagarin, il primo astronauta che gridava di non aver visto Dio nell'universo, mentre non aveva visto il "suo" Dio, il Dio come la sua mente lo immaginava.
Come mi fanno pena Odifreddi e altri scienzati che pensano di poter dimostrare matematicamente l'inesistenza di Dio. Come si fa ad incapsulare nella matematica una Persona e, sopratutto, una Persona come Dio, eterna, infinita, che sfugge ad ogni possibilità di inquadramento mentale? Possibile che non si accorgono che stanno parlando non di Dio, ma del "loro" Dio, del Dio come loro se lo immaginano?

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