Nelle mie scelte politiche ho alcuni punti di riferimento ben saldi.
1) L'Italia deve restare ben ancorata all'Europa, anche se si trovasse in posizione subalterna.
2) L'estremismo e il dogmatismo non pagano mai, anzi, anche quando nel
breve periodo sembrano scelte vincenti, le conseguenze sono deleterie
nel medio o nel lungo periodo.
3) Non esiste un partito o un
politico perfetto. Anzi spesso un candidato un po' disonesto, ma
competente, è preferibile ad un candidato onesto ma incompetente.
4)
Nei programmi elettorali prima leggere la parte dei costi (generalmente
è in fondo) e solo dopo leggere le promesse, per capire se sono
sostenibili.
5) Chi urla e magari anche offende, spesso non ha ragione.
E mi fermo qui.
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