Non ho mai scritto che la riforma istituzionale sia perfetta.
Il SI o il NO non è alla perfezione della riforma ma alla convinzione che sia comunque meglio della situazione attuale.
1) E' meglio o no avere una sola Camera con pieni poteri politici o avere due Camere con pari poteri (anche se le modalità di elezione dei senatori vanno sicuramente perfezionate)?
2) E' meglio o no avere riportato nelle competenza dello Stato centrale alcune competenze di interesse nazionale prima in concorrenza con la competenza delle Regioni (sanità, istruzione, energia....)?
3) E' meglio o no abolire il CNEL, ideato nel 1948 sull'onda della teoria corporativistica e ormai nettamente superato dal contesto sociale?
4) è meglio o no aver ridotto da 315 a 105 il numero dei senatori (anche se sarebbe stato forse preferibile eliminarli del tutto)?
Il confronto va fatto fra la situazione attuale e quella delineata dalla riforma, non fra la riforma proposta e una considerata perfetta (e impossibile...).
Il perfetto e l'ottimo sono nemici del bene.
Nessun commento:
Posta un commento