Ho riflettuto a lungo sui tre 30 e lode presi negli esami di questo mio
ritorno universitario (Storia moderna, Sociologia, Storia delle dottrine
politiche).
A parte l'indubbia benevolenza dei docenti verso uno
studente "diversamente giovane" e il mio impegno personale nello studio
dei libri di testa (peraltro con grossi limiti di memoria) penso che il
motivo del successo sia dovuto altro.
Dopo la laurea in Giurisprudenza (conseguita nel marzo 1971), sono stato borsista di Diritto
parlamentare a Scienze politiche a Firenze nell'anno accademico 1972 e
1973 e successivamente, dal 1974 al 1978, impiegato IBM a Milano.
In quel periodo (i miei 20 anni!!) avevo molto tempo libero e ho letto
molto sia frequentando la biblioteca di Facoltà (il mitico Istituto C.
Alfieri di Firenze), sia utilizzando parte dei risparmi della borsa di
studio e, poi, dello stipendio per acquistare (e leggere!) libri sulle
materie che mi interessavano (politologia, storia, economia,
sociologia).
Questi libri e questi autori (Sartori, Salvemini, Friedman, Samuelson, Mosca,
Salvatorelli, Chabod, Fisichella, Montesquieu, Constant, Rousseau, De
Felice, Scoppola, Mounier, Maritain.....) sono tuttora presenti nella
mia biblioteca e, soprattutto, le loro linee portanti sono tuttora fisse
nella mia mente...
Ed ecco allora l'invito ai miei amici più
giovani. Non limitatevi allo studio dei libri di testo, coltivate i
vostri interessi culturali, navigate su Internet (io non potevo farlo,
voi si...) e approfondite e ampliate quello che apprendete a lezione o
sui libri di testo.
L'importante non è solo superare bene l'esame quanto ampliare la vostra mente e la capacità di pensiero e di pensiero autonomo.
Come dicevano i latini "non scholae sed vitae discimus" (non per la scuola ma per la vita studiamo).
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