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sabato 16 gennaio 2016

Non scholae sed vitae discimus

Ho riflettuto a lungo sui tre 30 e lode presi negli esami di questo mio ritorno universitario (Storia moderna, Sociologia, Storia delle dottrine politiche).
A parte l'indubbia benevolenza dei docenti verso uno studente "diversamente giovane" e il mio impegno personale nello studio dei libri di testa (peraltro con grossi limiti di memoria) penso che il motivo del successo sia dovuto altro.
Dopo la laurea in Giurisprudenza (conseguita nel marzo 1971), sono stato borsista di Diritto parlamentare a Scienze politiche a Firenze nell'anno accademico 1972 e 1973 e successivamente, dal 1974 al 1978, impiegato IBM a Milano.
In quel periodo (i miei 20 anni!!) avevo molto tempo libero e ho letto molto sia frequentando la biblioteca di Facoltà (il mitico Istituto C. Alfieri di Firenze), sia utilizzando parte dei risparmi della borsa di studio e, poi, dello stipendio per acquistare (e leggere!) libri sulle materie che mi interessavano (politologia, storia, economia, sociologia).
Questi libri e questi autori (Sartori, Salvemini, Friedman, Samuelson, Mosca,
Salvatorelli, Chabod, Fisichella, Montesquieu, Constant, Rousseau, De Felice, Scoppola, Mounier, Maritain.....) sono tuttora presenti nella mia biblioteca e, soprattutto, le loro linee portanti sono tuttora fisse nella mia mente...
Ed ecco allora l'invito ai miei amici più giovani. Non limitatevi allo studio dei libri di testo, coltivate i vostri interessi culturali, navigate su Internet (io non potevo farlo, voi si...) e approfondite e ampliate quello che apprendete a lezione o sui libri di testo.
L'importante non è solo superare bene l'esame quanto ampliare la vostra mente e la capacità di pensiero e di pensiero autonomo.
Come dicevano i latini "non scholae sed vitae discimus" (non per la scuola ma per la vita studiamo).

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