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domenica 30 marzo 2014

Buona settimana (ama e fai quello che vuoi!)

“Ama e fa quel che vuoi!”

Sono sempre più convinto della verità insita in questa frase di S. Agostino (anche al di là di tante funeree regole, regolette e pratiche civili o pseudo-religiose…).
Ma se amare vuol dire fare il bene degli altri che dire quando noi pensiamo di fare il loro bene e gli altri si ribellano?
Che vuol dire fare il bene degli altri?fare quello che noi pensiamo sia il loro bene (e loro lo vedono come un male…) o fare agli altri quello che essi pensano sia il loro bene (e noi pensiamo che sia un male….).
Voi come vi comportate?
Buona settimana

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Lasciare gli altri e noi liberi di decidere x se stessi (cd libero arbitrio), agendo semmai solo sul loro/proprio empowerment?
Il "dramma" è quando si deve decidere x un gruppo o qualcuno decide per te che fai parte di un gruppo, specie quando quel qualcuno segue solo il proprio interesse disinteressandosi degli interessi degli altri.
Cmq poi facci sapere i risultati dell'indagine... =)
Alessandra

Anonimo ha detto...

Difficile scelta, attenersi all'oggettività del bene è molto complicato , rientra sempre una visione personale ...
Renata

Anonimo ha detto...

Non lo credo un problema di oggettività o di soggettività, quanto un atteggiamento di fondo.
Se mi pongo con l'atteggiamento che chi mi sta difronte è un dono per me, e la mia risposta di amore è commisurata all'amore che vorrei che mi fosse dato dagli altri, allora riesco a vedere come rispondere alla singola persona che mi è difronte.
E se è un gruppo?
Ma un gruppo è formato da più persone: misuriamoci con ognuno, e troveremo le risposte.
Mario Cardilli

Anonimo ha detto...

beh, ovviamente non so risponderti se non condividendo con te la mia piccola esperienza: gli altri hanno bisogno di essere ascoltati, non consigliati.
Roby

scargi ha detto...

Ama e fai quello che vuoi, invito esattissimo perché supera il mondo delle norme che, in una realtà complessa come quella umana, sono sempre carenti e imperfette. Amare è però cosa difficile, l'amore deve essere gratuito, l'amore deve essere dono, deve essere servizio. Ti amo e conta su di me. Bisogna sapere amare anche se stessi e non è facile. Proprio riflettendo su queste cose mi viene da pensare quanto carenti sono le norme etiche che ci hanno accompagnato nella nostra cultura. la legge che punisce allo stesso modo ognuno di noi quando ognuno di noi è diverso dall'altro. Abbiamo diverse capacità o incapacità, siamo tutti diversi. Quanto è sbagliata il detto che la legge debba essere uguale per tutti, la legge dovrebbe essere disuguale per tutti perché siamo tutti diversi e le circostanze sono tutte diverse. Allora l'unica legge dovrebbe essere quella letta attraverso la lente dell'amore. Si è agito per amore? ma si è sbagliato lo stesso e come faccio a giudicare? ecco la necessità e la speranza dell'esistenza di Dio che vede nel profondo e che è misericordioso.

Unknown ha detto...

bello e stimolante il tema di questa settimana. Io credo che la propria coscienza sia un'ottima guida per capire cosa è "bene" per l'altro. Ma spesso non riusciamo ad ascoltarla fino in fondo, perchè la spinta egoistica talvolta prevale, e allora cerchiamo di imporre agli altri le cose che nell'immediato fanno più comodo a noi spacciandole per il bene... Basti pensare agli errori della Chiesa nell'"imporre" i dogmi della fede...

Anonimo ha detto...

Per me il bene e fare il bene è una legge che già è scritta nella nostra coscienza e che detta alla nostra coscienza ciò che è bene e ciò che è male.....

DIO parla infatti dentro la nostra coscienza.....(poi bene=amore=carità=dare la propria vita per rendere gli altri felici=DIO)...

E quindi, forse, il principale problema è quello di trovare qualcuno che risveglia la nostra coscienza (provvidenzialmente) e di cogliere ed accogliere in noi in maniera positiva questa azione di risveglio...benefico......

Io la penso così....ma posso anche sbagliare.....

Adelaide

Anonimo ha detto...

L'amore vero agisce e colui che lo percepisce sa trarne un bene per se stesso e lo capisce bene,perche l'amore è il vero lingaggio capibile da ogni uomo
Biagio

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

...Dio non è mai fuori dell'uomo, un bene disincarnato è l'antitesi dell'Amore. A te le conclusioni.., grazie per lo spunto di riflessione.
Filomena

Anonimo ha detto...

Prima di volere cioe' esprimere un atto della propria ragione e una sintonia del cuore con la persona che si ama o a cui si vuole bene...bisogna mettersi nei panni di quella persona o cercare di farlo. Il bene non e' istintivo o impulsivo ma e' preceduto da una faticosa ricollocazione da un arduo riorientamento. Prima di fare il bene bisogna saper ascoltare..detto questo e' difficilissimo anche tra moglie e marito...perche' fare il bene spesso implica morire ai propri convincimenti e percorrere una strada imprevista inattesa insicura. Il bene costa. E' un costo prezioso ma da' degli esiti impensabili.
Emanuele

Anonimo ha detto...

L'opzione fondamentale per Agostino è l'amore che è anche il riassunto dei comandamenti: amore verso il Padre ed amore verso i fratelli: Chi ama può solo volere il bene dell'altro e non il male. Se amiamo vogliamo per gli altri il sommo Bene che è Dio. Lui libera l'uomo dal peccato ed anche da tutti gli idoli che lo possono abbagliare, quando saremo tutti salvati e tutti liberi vorremmo solo Dio, il nostro bene e tutto il resto sarà secondario.... Io mi pongo sempre in questo atteggiamento, anche se gli altri non lo riconoscono e non lo apprezzano. Auguri per te e per la tua vita.
Elvira Falbo

eli ha detto...

Quando l'altro proprio non mi vuol sentire non insisto ulteriormente perché alla fine ho capito che ognuno ha i suoi tempi ed è, talvolta, un bene che si faccia un pò male altrimenti non si metterà mai in discussione. In parallelo...un sistema potentissimo per farsi sentire dal peggiore dei sordi? pregare per lui, specialmente la novena di Maria che scioglie i nodi ;-)))