Pagine

martedì 19 febbraio 2013

Quasi al termine di una esperienza...

Carissimi,

un breve flash su questa nuova esperienza di candidato alla Camera (per la lista "Scelta Civica con Monti per l'Italia").

Ho affrontato questa avventura con il consueto entusiasmo  ma anche con il timore di aver preteso troppo da me, di aver sbagliato a lanciare ancora una volta, su un campo inedito, il cuore oltre l'ostacolo.

Bene vi posso ora dire che non mi sono pentito per diversi motivi.

In primo luogo ho corso e sto corredo con dei colleghi di lista entusiasti, onesti e bravissimi, anche loro senza esperienza politica, tutti con un lavoro alla spalle, tutti (meno uno!) più giovani di me. E' facile correre insieme ad amici.

Ho condiviso e condivido il programma della lista, affinato man mano per venire incontro alle esigenze delle persone, alle richieste dei cittadini, un programma non fatto di promesse mirabolanti o rivoluzionarie, ma di proposte concrete e graduali, pertanto fattibili e realizzabili.

Mario Monti mi ha talvolta deluso per come ha condotto la campagna elettorale, forse ha reagito in maniera maldestra ad attacchi forsennati e in mala fede, ma non ha intaccato tutto quel capitale di credibilità personale che ha guadagnato prima come docente e poi come uomo di governo. Proprio perché ha saputo essere impopolare nel passato ora può essere creduto quando si impegna ad allentare la pressione fiscale.

Ho avuto una esperienza dura, difficile. E' pesante, è psicologicamente estenuante cercare di ragionare di fronte a cittadini presi dalla rabbia o dall'emotività perché hanno perso o rischiano di perdere o rischiano di non prendere più il lavoro, essere loro vicini ma non poter loro promettere nulla nell'immediato.
E' quasi sovrumano non perdere le staffe (e qualche volta le ho perse...) di fronte a persone in mala fede che mentono spudoratamente sul passato e sul futuro, con l'unico scopo di ingannare e acquistare voti sulla base di promesse non mantenibili ma allettanti.
Ma è stato importante resistere, stare in campo, sentirsi in mezzo alla gente, lottare per far comprendere che il bene comune è a portata di mano ma che esige, nel breve a tutti, ma soprattutto a chi ha di più, di impegnarsi maggiormente. Sono certo che sicuramente a qualche cosa sarà servito.

Con questo animo vi chiedo di andare a votare, ma non per un faticoso dovere, ma perché è giusto dare fiducia al nuovo, scegliendo fra il nuovo per chi si batte per riformare seriamente l'Italia e per farla restare, a pieno titolo, fra i leader dell'Europa.

Un caro saluto  

Nessun commento: