Facciamo un reality test: chi
seriamente pensa che sia possibile reintrodurre di forza la obbligatorietà
della mediazione superando la resistenza di alcune potenti lobby parlamentari (in particolare quella degli avvocati)?
Obiettivi:
·
difendere
professionalità, organizzazione e competenze acquisite;
·
tutelare gli
investimenti effettuati;
·
rendere l’accesso
alla mediazione conveniente a cittadini e a professionisti assistenti.
Di seguito
alcune idee a grandi linee al fine di presentare una proposta articolata sulla mediazione civile da
condividere, nella maniera più ampia possibile, con le altre categorie professionali interessate:
1. predisposizione
di tariffe forensi particolari per l'assistenza in sede di mediazione,
adeguatamente più remunerative per l'impegno profuso e il tempo speso dagli
avvocati;
2. obbligatorietà
della mediazione solo per fasce di importo e per specifiche tipologie e magari
temporanea “ad experimentum” (in Argentina inizialmente fu prevista per 5
anni);
3. obbligo
di assistenza da parte di avvocati (con la previsione di snelli corsi specifici
di assistenza in sede di mediazione) o collegamento tra presenza avvocati e
previsione di esecutività dell’accordo;
4.
esclusione
IVA da fatture servizi di mediazione;
5. istituzione
di un fondo per finanziare agevolazioni fiscali per mediazioni riuscite;
6. clausole
di mediazione in tutti i contratti di appalto di servizi o di vendita di beni
pubblici.
7. criteri
più selettivi per la formazione e l'aggiornamento dei mediatori;
8. iniziative
pubbliche di informazione alla cittadinanza sulla mediazione (gazebi, tv
private ecc.);
9.
dipartimento universitario di
“Scienza della negoziazione”?
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