Pagine

lunedì 30 gennaio 2012

Ricominciamo a spargere semi di positività

Carissimi,
intorno a noi gira da un po' un'aria di malinconia, di tristezza, di rassegnazione, direi quasi di angoscia...
Mi sono stancato di aspettarne la fine e ho capito che occorreva reagire e che era necessario cominciare a "costruire positivo" a partire da un impegno in prima persona.
Così ho accolto l'invito di un gruppo di amici di ogni categoria ed età (docenti universitari e studenti, dipendenti pubblici e privati, casalinghe, pensionati, insegnanti ecc.) di contribuire alla fondazione di un partito di ispirazione cristiana "Italiani Liberi e Forti" che nasce profondamente diverso dagli altri partiti perché non ha politici fra i propri fondatori né ha riferimenti a politici viventi.

Quello che mi importa non è farvi iscrivere al partito (www.italianiliberieforti.it/home/html) quanto incitarvi tutti a ripartire, a impegnarvi in qualche ambito in prima persona secondo le vostre qualità, a spargere semi di positività.

Buon mese di febbraio e ..... buona ripartenza!!

Lettera aperta ai ragazzi e ragazze

Ragazze, ragazzi, vi prego, vi imploro, siate flessibili ed elastici, non fatevi prendere dalla sola emotività ma sappiate usare la testa, non pensate di essere sempre dalla parte della verità ma sappiate usare il dialogo e cercare la verità insieme all'altro.
Riacquistate la vostra libertà, che non è fare quello che vi pare piace ma fare il vostro bene e quello degli altri, non siate schiavi della moda e degli slogans, sappiate andare veramente controcorrente mostrando con fierezza la vostra capacità di essere sobri di fronte alle vuote dimostrazioni di sfarzo di persone stupide e magari indebitate. Non fatevi omologare!!!
Sappiate rinunciare a qualche ora al bar o di notte nei pubs per ritornare alla dura ma inevitabile fatica di leggere e di studiare.
Non fatevi ingannare da falsi maestri che predicano successi senza fatica, la parola "sacrificio" non è una parolaccia ma solo lo strumento per un successo vero e duraturo.
Ricordate che, una volta raggiunto un sufficiente grado di autonomia economica, una maggiore felicità non dipende da qualche euro in più ma da qualche vero amico in più.
Ragazze, ragazzi, lo so queste parole possono sembrarvi dure e antiquate ma, vi assicuro, non lo sono e sono dette da qualcuno che vi vuole veramente bene.

mercoledì 25 gennaio 2012

Non un nuovo partito, ma un partito diverso!

Per rispondere alle considerazioni di alcuni amici, mi permetto di pubblicare la "scaletta" del mio intervento di venerdì 20 gennaio alla Conferenza stampa di presentazione di "Italiani Liberi e Forti" ( sito http://www.italianiliberieforti.it )

Carissimi amici,

ci tremano i polsi all’iniziare questa avventura ma ci rincuora sempre la consapevolezza che è meglio rischiare di perdere che avere paura e, occorre aggiungere, se non si ha paura si rischia seriamente di vincere!!

Qualcuno ha detto “ma c’era proprio bisogno di un nuovo partito?”; no, sicuramente non ce n’è bisogno, ma noi un non siamo unnuovo partito, siamo un partito diverso.

Diverso perché realmente popolare, sia per il riferimento a Don Sturzo, il padre del popolarismo, sia perché, concretamente, oggi da noi c’è anche un bambino di uno-due anni, il figlio del nostro webmaster. Ditemi quale altro partito, anche autoreferentesi al popolarismo, avrebbe avuto l’idea di avere in infante presente alla sua fondazione, quasi a ricordarci che è per lui, non per noi, che dobbiamo lavorare.

Diverso perché nasce senza la presenza di politici di carriera. Oggi in questa sala non ci sono politici di carriera, ci sono persone innamorate della politica come forma esigente di carità sociale, come servizio al bene comune. E in futuro saremo estremamente attenti alle eventuali adesioni al partito in termini di controllo sulla correttezza e coerenza etica dei richiedenti.

Diverso perché non è un partito “contro”, è un partito “con”. Nel nostro DNA sturziano c’è innestata la cultura del confronto, del dialogo, dell’ascolto, del cercare di comprendere le posizioni degli altri, del costruire ponti (non alzare muri). Il cammino sarà facile con chi, anche se non credente condivide il valore di fondo del servizio al bene comune, che si raggiunge dando il primato alla dignità della persona umana e ai princìpi (coessenziali) di sussidiarietà e di solidarietà.

Diverso perché federale, e non di una sola zona d’Italia, ma di tutta la Nazione, un partito federale nazionale. Gli enti collettivi locali, così come sono visti nel nostro Statuto, rappresentano i veri motori del partito, sia come sensori delle difficoltà e dei problemi dei singoli territori, sia come proponenti di ipotesi di soluzione, sia come veicoli verso il centro del partito di proposte politiche e programmatiche.

Come si conviene a un vero federalismo basato sul principio di sussidiarietà, il centro del partito sarà il luogo di sintesi politica delle varie proposte e di sostegno ai territori, solo quando le forze locali non fossero sufficienti.

Siamo convinti che il federalismo, così come lo abbiamo concepito, a livello comunale e regionale, rappresenti lo strumento più idoneo non solo per riportare sotto controllo ma anche per rendere più efficiente la spesa pubblica.

In noi c’è la piena consapevolezza che costruire questo partito diverso rappresenta una sfida enorme. Lo ripeto, non abbiamo paura, con coraggio, tenacia e speranza puntiamo grosso sulla scommessa che il popolo italiano saprà uscire dalla cultura della lamentela e della passività per passare ad una cultura del costruire con positività il proprio futuro.

All’opera!