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mercoledì 31 gennaio 2018

Voto inutile??

Credo che sia utile puntualizzare un aspetto tecnico del ROSATELLUM che merita di essere meglio chiarito.
Precisamente il tema delle SOGLIE DI SBARRAMENTO.
nella parte plurinominale (sostanzialmente proporzionale).
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Per eleggere candidati nel proporzionale, una LISTA deve raccogliere almeno il 3 per cento dei voti su base nazionale per la Camera, mentre al Senato riceve seggi anche se – fallendo l’obiettivo del 3 per cento a livello nazionale – ha ottenuto in una sola regione almeno il 20 per cento dei voti.

La soglia per le COALIZIONE invece è del 10 per cento dei voti, a patto che una delle liste che la compongono raggiunga il 3 per cento a livello nazionale.
Se una lista che fa parte di una coalizione non riceve il 3 per cento a livello nazionale, NON ELEGGE nessun parlamentare: se ottiene però più dell’1 per cento, i voti che ha raccolto vengono distribuiti tra i suoi alleati.
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Va compreso questo meccanismo specialmente da parte di coloro che stanno pensando di votare per una delle lista minori di una delle due coalizioni.
Il voto non è mai praticamente mai inutile.
Infatti può contribuire al raggiungimento della soglia del 3 per cento a livello nazionale e permettere pertanto l'elezione di parlamentari di quella lista, anche candidati in collegi diversi da quello di chi esprima il voto.
Ma, anche nel caso che non venisse raggiunto il 3 per cento, basta raggiungere il 1 per cento a livello nazionale per far comunque contare il voto a favore della coalizione della quale fa parte la lista.
Il voto sarebbe sprecato solo nel caso in cui la lista in questione non raggiungesse neppure l'1 per cento a livello nazionale ed è un caso che pare veramente non verosimile.
Lo so che è complesso ma spero di essere stato chiaro. Se volete chiedetemi un esempio.

domenica 28 gennaio 2018

5 punti fermi

Nelle mie scelte politiche ho alcuni punti di riferimento ben saldi.
1) L'Italia deve restare ben ancorata all'Europa, anche se si trovasse in posizione subalterna.
2) L'estremismo e il dogmatismo non pagano mai, anzi, anche quando nel breve periodo sembrano scelte vincenti, le conseguenze sono deleterie nel medio o nel lungo periodo.
3) Non esiste un partito o un politico perfetto. Anzi spesso un candidato un po' disonesto, ma competente, è preferibile ad un candidato onesto ma incompetente.
4) Nei programmi elettorali prima leggere la parte dei costi (generalmente è in fondo) e solo dopo leggere le promesse, per capire se sono sostenibili.
5) Chi urla e magari anche offende, spesso non ha ragione.
E mi fermo qui.