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domenica 8 febbraio 2015

Buona settimana (solo avere ed apparire?)

Carissimi, l’altro ieri è volato in cielo il figlio di una coppia di carissimi amici. Il giovane affetto da una gravissima malattia, era da anni costretto a servirsi di macchine per poter vivere e muoversi.
Eppure intorno a lui si è verificato un movimento, gioioso e fraterno, di amici e amiche che hanno appreso da Costantino (questo il suo nome) la serenità di accogliere la vita nella pienezza di ciò che gli era permesso.
La forza e la capacità spirituale con le quali ha affrontato la vita sono stati una continua ricchezza per i suoi giovani e meno giovani amici.
Per noi può essere un richiamo, un una società in cui sembra che contino solo l’avere e soprattutto l’apparire, all’importanza dell’  “essere”.
E allora liberiamoci dall’ossessione dell’avere sempre di più o apparire sempre meglio, impegniamoci ad essere sempre migliori e aperti verso gli altri.
Buona settimana

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Giuseppe, quando va in cielo un giovane, pur in gravissime condizioni di salute, lascia sempre un vuoto soprattutto nei genitori. Quello che mi meraviglia alla luce della mia esperienza contraria è quello che intorno a lui si sia creato un movimento di amici. Mio marito è allettato ormai da quattro anni, ma intorno a lui e a me no c'è nessuno. Neanche il mio Parroco è mai venuto, nonostante le mie insistenze, a portargli mai l'Unzione degli Infermi né la Comunione. Nessuno degli amici si fa vivo, né il figlio che dopo essersi preso tutto; i soldi dal suo conto corrente cointestato fino a lasciarlo in rosso, (si è preso 350.000,00 € in un mese) e si è fatto fare donazione di tutti i suoi beni, non di è visto quasi mai. Ogni tre o quattro mesi fa una visita di mezz'ora e poi sparisce senza neanche una telefonata. Ora manca dal 10 dicembre, ormai due mesi e non so se è vivo, né lui sa del padre....
Come vedi io la considero una gioia poter vedere degli amici o dei parenti.
Buona domenica
Elvira Falbo

Giuseppe Sbardella ha detto...

Cara Elvira, ti verremo a trovare presto, un abbraccio.
Giuseppe