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sabato 18 gennaio 2014

Buona settimana (trasformare il negativo in positivo)

Ci sono volte nelle quali la mente e i ragionamenti non ci permettono di vedere alcun elemento positivo per il futuro, bensì siamo presi da un pessimismo realistico che ci appesantisce e ci angoscia.
In questi casi i credenti possono fare perno sulla Speranza (e spesso non ci riescono…).
Ma tutti, credenti e non credenti, possiamo fare un’altra esperienza.
Capita che di fronte alla negatività che ci circonda, possiamo provare prima ad accettarla ed a sopportarla, poi addirittura a tentare di amarla in quanto frutto della negatività nostra e delle persone che ci circondano.
Faremo allora la strana esperienza che, amando il negativo, lo superiamo, lo trasformiamo in positivo, ritroviamo la capacità di guardare avanti.
Avete esperienze da raccontare?
Buona settimana

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ero tentata di non rispondere visti i tanti commenti lasciati e ... ignorati, ma lo faccio ugualmente tanto devo fare la badante a mio marito che è in stato vegetativo ed ora dorme... Eè andato in coma il 30 dicembre e da quando si mè svegliato vive così, completamente allettato. Questa dolorosa esperienza che per molti versi mi rende schiava... per altri mi ha liberato interiormente. Quando sei così sola avresti piacere di avere accanto qualcuno che ti fa compagnia, con cui dialogare, ma nel mio caso non è così sono sempre più sola, anche le persone della Parrocchia condividono solo...virtualmente, ma queste condivisioni letterarie lasciano il tempo che trovano, meglio ignorarle... Anche il mio Parroco non è venuto per tre mesi ad amministrare l'Unzione degli Infermi a mio marito allora che ancora aveva un barlume di coscienza e camminava in carrozzella,,, tanto che sono dovuta andare con lui ad Ostia in Taxi per fargli amministrare il Sacramento da mio fratello Monsignore... Lui, il mio Parroco, vive beato tra ladri e delinquenti che gli fanno compagnia.. Ma questa solitudine mi permette di pensare e di vivere una grande esperienza di luce e di Amore del Signore. Si sono moltiplicate le esperienze mistiche che non avevo dall'età di otto anni e mezzo quando sono andata in estasi dopo aver ricevuto la Prima Comunione... Ora sento che il Signore mi è vicino e mi si manifesta con il suo Amore... Tratto queste cose con grande pudore perché i più possono pensare che sono uscita di senno, ma sento che non è così! Non sono mai stata tanto lucida! Il signore che permette le prove, anche dolorose come la mia, poi ci consola con il Suo Amore e la Sua Vicinanza! rendiamo grazie a Dio.
Elvira Falbo

Giuseppe Sbardella ha detto...

Carissima Elvira, ti sono tanto vicino.
Anche io sto vivendo un momento difficile accudendo mia madre sempre meno lucida e ciononostante restia ad accettare aiuti che non siano quelli del figlio.
Non parlarmi dei Parroci romani....povero Papa Francesco!

Unknown ha detto...

Carissimo Giuseppe, ti ringrazio dello spunto di riflessione così importante e denso.... io credo che quella che hai descritto sia una delle esperienze più profonde e gratificanti che possiamo fare, ovviamente anche se non credenti... può essere applicata ai piccoli e grandi dolori quotidiani così come ai progetti "visionari" che hanno cambiato il mondo... basti pensare a tutti i "laici" che hanno deciso di abbracciare il dolore degli altri (non il proprio) per un grande ideale da perseguire, è una virtù che vedo molto vicina a quella della perseveranza, una qualità sempre presente nelle persone che hanno contribuito a cambiare in meglio il mondo (pensiamo a Mandela, Gandhi, etc...) ma che ognuno può vivere nella propria vita.