Sono stato sempre un convinto assertore della necessità e della possibilità di un dialogo con gli aderenti al M5S.
Un dialogo che sia reciprocamente aperto, franco, costruttivo.
Sono fiducioso che una parte di loro sia disposta al confronto con chi
non vuole essere aprioristicamente polemico ma usare la ragione e la
tensione verso il bene comune.
Comprendo bene la loro volontà di
andare subito al voto perché condivido la previsione che, votando entro
giugno 2017 si rivelerebbero come il partito di maggioranza relativa.
Quello che faccio fatica a comprendere, anzi non comprendo affatto,è la
loro fiducia nel raggiungimento della quota del 40% dei votanti.
Quali sondaggi hanno in mano che certifichino tale previsione? già nel
2016 la loro massima espansione è stata verso il 30% e hanno conseguito
alcune vittoria alle elezioni amministrative sfruttando il ballottaggio
(laddove hanno fatto il piano dei voti di destra e di una parte del
centro in funzione anti PD).
Ora che alle politiche il ballottaggio
non è più previsto e che i dati politici di alcune loro amministrazioni
non sono stati all'altezza delle attese, in quali aree pensano di
trovare quel 10% dei voti mancanti per raggiungere il 40%? Sinceramente
non penso nel serbatoio degli astenuti perché ormai tutti quelli che si
sentivano di votare M5S lo hanno fatto, difficilmente ne arriveranno
altri.
E ancora, anche nell'ipotesi inverosimile che raggiungano il
40% dei voti alla Camera questa circostanza darà loro la maggioranza in
questa Assemblea ma non al Senato.
Parliamoci serenamente, è
probabile che il M5S possa vincere evantuali elezioni a giugno e
raggiungere un buon risultato, diciamo al massimo il 35%; rimane il
problema che senza alleanza non è ipotizabile alcuna possibilità di
formare un Governo.
Non penso che persone avvedute e responsabili
verso il bene comune non abbiano pensato a questa eventualità, alla
necessità cioè di scegliere con chi stringere un'alleanza politica per
raggiungere un'alleanza.
Mi sembra che l'unica forza politica che
condivida parte del vostro programma sia l'area che si posizione intorno
alla Lega e a Fratelli d'Italia.
Ripeto, andare a votare a giugno vuol dire mettere nel conto la altissima probabilità di stringere questo tipo di alleanza.
Alternative non ce ne sono tranne l'ipotesi di abbandonare l'idea di
votare a giugno, cominciare ad amministrare bene Roma (che dovrebbe
essere la vetrina politica del M5S) e lavorare ai fianchi Governo
Gentiloni e maggioranza mostrandosi opposizione competente e capace.
Dove è che sbaglio in questa mia serena analisi? sarei contento di una
risposta (da parte di amici M5S) basata su ragionamenti politici e dati.