Forse già l’ho scritto in qualche vecchio “buona settimana”, ma mi vado
sempre più convincendo della esattezza di quanto trovai scritto, qualche anno
fa, in un libro interessante dal titolo “La
fine della competizione”.
L’ipotesi formulata in questo libro era che, nel mondo attuale, la maggior
parte del genere umano passa l’esistenza giocando ad un gioco che si può
chiamare “vince chi muore più ricco”,
correndo pertanto verso la morte cercando di accaparrarsi più beni
materiali possibili (che non porteranno con sé dopo la morte…).
Un modo alternativo di vivere può essere quello di giocare a “vince chi muore
con più amici”, passando la vita dando la giusta importanza ai beni che
permettano di condurne una dignitosa, ma
dando importanza maggiore alla coltivazione di nuove amicizie e al
consolidamento delle vecchie.
Noi a quale gioco vogliamo giocare? Vince chi muore più ricco, o vince chi
muore con più amici?
Buona settimana
Non esistono due persone che non si comprendono, solo due persone che non comunicano (proverbio africano)
venerdì 26 settembre 2014
venerdì 12 settembre 2014
Una società un po' meno liquida!!!
Facciamo parte di una società che vive rimuovendo il suo passato e trascurando il futuro. Viviamo un eterno presente, in poche parole siamo immersi in una "società liquida" (secondo la splendida definizione di Z. Baumann).
Abbiamo rimosso il passato, chi ormai si interessa più della nostra storia? al massimo si vedono in televisione trasmissione raccogliticce, dilettantesche, parziali di storia fatta di aneddoti e di ricostruzioni di parte.
Stiamo trascurando il futuro. Chi ormai fa più progetti? si, certo è difficile, ma non è più difficile di chi negli anni '50 ha ricostruito l'Italia o di chi negli anni '70 ha superato la babele anarco-libertaria e gli anni di piombo, mediante uno studio serio e un impegno positivo sul lavoro (non quello desiderato, ma quello che riusciva a trovare!!).
Vivendo solo nel presente, non facciamo altro che avvitarci in un declino sempre più profondo.
Ricominciamo ad avere uno sguardo storico e a pensare progetti per il futuro, immettiamo un po' di densità in questa società liquida!!!
Abbiamo rimosso il passato, chi ormai si interessa più della nostra storia? al massimo si vedono in televisione trasmissione raccogliticce, dilettantesche, parziali di storia fatta di aneddoti e di ricostruzioni di parte.
Stiamo trascurando il futuro. Chi ormai fa più progetti? si, certo è difficile, ma non è più difficile di chi negli anni '50 ha ricostruito l'Italia o di chi negli anni '70 ha superato la babele anarco-libertaria e gli anni di piombo, mediante uno studio serio e un impegno positivo sul lavoro (non quello desiderato, ma quello che riusciva a trovare!!).
Vivendo solo nel presente, non facciamo altro che avvitarci in un declino sempre più profondo.
Ricominciamo ad avere uno sguardo storico e a pensare progetti per il futuro, immettiamo un po' di densità in questa società liquida!!!
giovedì 11 settembre 2014
Bene possibile, male minore e così via....
Come molti miei amici sanno,
“costruire positivo” è il motto che mi sono scelto da anni.
Questo non vuol dire che si possa sempre puntare al massimo bene, certo volte occorre puntare al bene che è possibile, altre volte al male minore, altre volte ancora è possibile solo lottare per evitare o circoscrivere il male maggiore.
Costruire positivo non vuol dire essere utopici ma usare anche un sano realismo.
Ciò che non è possibile fare è rassegnarsi!! Sempre occorre costruire senza stancarsi o magari ricominciando dopo momenti di riposo.
Buona settimana!
Questo non vuol dire che si possa sempre puntare al massimo bene, certo volte occorre puntare al bene che è possibile, altre volte al male minore, altre volte ancora è possibile solo lottare per evitare o circoscrivere il male maggiore.
Costruire positivo non vuol dire essere utopici ma usare anche un sano realismo.
Ciò che non è possibile fare è rassegnarsi!! Sempre occorre costruire senza stancarsi o magari ricominciando dopo momenti di riposo.
Buona settimana!
sabato 6 settembre 2014
Il piglio positivo...
Carissimi,
affrontare la giornata con piglio positivo o con
rassegnazione negativa non dipende tanto da condizioni esterne quanto più dall’attegiamento
interno mentale.
E allora perché non scegliere il piglio positivo? Staremmo meglio noi, staranno meglio gli altri con cui interagiamo, otterremo risultati migliori.
Vogliamo provare?
Buona settimana
E allora perché non scegliere il piglio positivo? Staremmo meglio noi, staranno meglio gli altri con cui interagiamo, otterremo risultati migliori.
Vogliamo provare?
Buona settimana
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