tag:blogger.com,1999:blog-1250961227534881371.post571579983139469069..comments2023-06-24T17:58:59.697+02:00Comments on Seminare positivo: Sistema elettorale e tipo di sviluppo economicoGiuseppe Sbardellahttp://www.blogger.com/profile/11398306338737408202noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-1250961227534881371.post-79284513573355788152009-01-16T08:41:00.000+01:002009-01-16T08:41:00.000+01:00Giuseppe C., che dici? A me pare che tu l’abbia de...Giuseppe C., che dici? A me pare che tu l’abbia detta, la tua, eccome!<BR/>Se permetti, una piccola notazione. Il contenuto della Felicità è imprevedibile e ignoto a chiunque: nessuno può escludere che la Felicità passi anche attraverso una cosa materialissima (una bellissima macchina, una barca, una casa, ecc.)?<BR/>E allora, perché pretenderne il… monopolio?<BR/>Io non credo, affatto, che la proprietà sia un furto ma che su di essa "gravi una forte ipoteca sociale", beh sì, questo credo proprio di sì.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1250961227534881371.post-58501461953645300742009-01-16T08:40:00.000+01:002009-01-16T08:40:00.000+01:00Mi riesce difficile inquadrare un problema che pre...Mi riesce difficile inquadrare un problema che presenta mille sfaccettature.In linea di massima,ampie maggioranze garantiscono anche una certa rapidità decisionale. L'attuale governo non si può non definire decisionista. Da vedere se le scelte sono giuste, se sono metabolizzate dalla società, e quindi destinate a produrre effetti nel lungo termine. Dei tempi leggermente più lunghi,ma non esageratamente,potrebbero produrre risultati più apprezzabili. Il dibattito può arricchire di contenuti, ma anche appesantire,svilire,fuorviare.Come i dibattiti sulla finanziaria degli ultimi trenta anni. Un sistema presidenziale è certamente più reattivo,ma sappiamo che può nascondere il pericolo di una deriva sudamericana.Direi che un certo equilibrio tra dialettica ed efficienza sia sempre opportuno.Quanto all'altro tema,che il decisionismo possa limitare la libertà dei più,non mi sembra. Il garantismo limita molto di più. Le società mittleuropee sono più garantiste di quelle anglosassoni,più libere.La società italiana,purtroppo, non è né l'una, né l'altra cosa.E comunque le masse,per motivi anche pratici, restano sempre escluse dalle decisioni, sopratutto laddove si agiti la bandiera di un assemblalismo demagogico.Negli anni settanta si parlava di "ridiscussione permanente". Il problema è forse di trovare i modi e gli strumenti per ampliare al massimo la platea dei destinatari dei benefici e permettere che ognuno possa perseguire la sua personale ricerca della felicità, fatta, come dice Giuseppe, sopratutto di beni immateriali.Mi rendo conto di non aver detto niente.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1250961227534881371.post-50885012067059086402009-01-16T08:39:00.000+01:002009-01-16T08:39:00.000+01:00Non posso non rallegrarmi con Giuseppe condividend...Non posso non rallegrarmi con Giuseppe condividendo in pieno l'impianto sia teorico che metodologico da lui proposto e sollecitare tutti (me per primo) a concorrere, con contributi ragionati all'approfondimento delle tematiche proposte, segnatamente con riferimento alla rivisitazione( divenuta ormai indifferibile e per altro da me già uspicata su questo blog nell'estate dello scorso anno)della gerarchia di valori da porre a fondamento della nostra Società dopo questa (salutare) Grande Crisi.Anonymousnoreply@blogger.com